Fra i 25 Cavalieri del Lavoro nominati da Sergio Mattarella nel 2017 c’è anche Catia Bastioli di Novara. Con lei un’altra figura femminile piemontese, Licia Mattioli di Torino, esponente dell’arte orafa, ha ricevuto il prezioso riconoscimento. Due donne accomunate nel Cavalierato che testimonia l’attività e l’imprenditorialità italiana. Ma senza nulla togliere ad alcuno, il tributo ufficiale a Catia Bastioli rappresenta un significato particolare, un omaggio al suo impegno nel mondo della ricerca e dell’economia circolare, a quella green economy che lei, umbra tosta arrivata anni fa in Piemonte, aveva anticipato con larga visione sino ad arrivare alla guida di Novamont, leader mondiale nel settore delle bioplastiche. Mosse i primi passi all’Istituto Guido Donegani, Centro ricerche di Montedison dove si occupò di scienze dei materiali, sostenibilità ambientale e materie prime rinnovabili. Poi contribuì a fondare il centro ricerche Fertec, diventato in seguito Novamont. Oggi l’azienda detiene mille brevetti e occupa 600 persone tra Novara, Terni (dove ha sede lo stabilimento produttivo) e altri centri in Italia. Da maggio 2014 è anche presidente di Terna. Ma è soprattutto il suo legame con la terra, dalla quale trasse la prima volta la materia prima (amido di mais) per produrre il Mater-B, il materiale biodegradabile elemento essenziale per restituire alla terra sotto forma di compost sacchetti, contenitori vari, stoviglie. L’idea le è valso l’appellativo di regina della plastica verde.
Nota in tutto il mondo, ha scelto Novara per vivere, quando può. Il suo legame con il prodotto di Madre Terra è diventato fortissimo e indissolubile. Antesignana del modello di agricoltura sostenibile, questa donna ha realizzato bioraffinerie integrate in Umbria, Sardegna, ed è diventata il simbolo di una chimica vivente per la qualità della vita, come recita lo slogan di Novamont. il Cavalierato è arrivato in un momento molto particolare del 2017: a pochi giorni dalla ricorrenza della Giornata mondiale dell’Ambiente istituita dall’Onu e nella settimana in cui Trump ha rinnegato l’accordo di Parigi sul clima. A maggior ragione Catia rappresenta un punto di riferimento per la sua visione e la tenacia che l’ha premiata conro ogni scetticismo. Io sto con Catia, ecco il mantra che dovrebbe diventare un tweet virale.
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