In Italia Stati Generali europei del riso contro importazioni asiatiche (fotogallery)

In Italia Stati Generali europei del riso contro importazioni asiatiche (fotogallery)

Una giornata nel cuore e nel cervello della ricerca sul riso italiano, a Castello d’Agogna (Pavia), Il centro ricerche diretto da Romano Gironi, dove è custodita la banca del germoplasma (1500 cessioni), la più importante del mondo, un fiore all’occhiello dell’Ente Nazionale Risi. Un <Press day> che ha richiamato giornalisti e foodblogger da tutta Italia e da altre parti d’Europa per vedere e toccare da vicino il futuro del riso Made in Italy. Dal campo alla tavola, attraverso i passaggi di tutta la filiera. Presenti i vertici, dal presidente Paolo Carrà al direttore generale Roberto Magnaghi, con esponenti del mondo della trasformazione (Riccardo Preve, Riso Gallo).

E proprio in questa giornata il presidente Ente Risi, Carrà, ha annunciato di aver organizzato per metà gennaio, a Milano, una riunione di tutti i Paesi europei produttori di riso (Italia, Spagna, Portogallo, Grecia, Francia, Romania, Bulgaria e Ungheria) per creare un fronte comune nella difesa del riso italiano dalle importazioni asiatiche. <La posizione italiana – dice Carrà – è quella di richiedere l’immediato ripristino dei dazi alle importazioni di riso da Cambogia e Myanmar, aboliti nel 2009. L’emergenza è determinata dal record dell’import di riso lavorato Indica nella campagna 2015-2016 e dalla riduzione delle esportazioni comunitarie che hanno generato un aumento degli stock di riporto nella campagna attuale. L’impegno della Commissione europea – prosegue il presidente – sembra essere soltanto di facciata perché non ha mai voluto assumere decisioni formali nei confronti di Cambogia e Myanmar. Le sole promesse degli operatori cambogiani non bastano a salvaguardare gli interessi della filiera risicola comunitaria. E’ necesario quindi unire le forze per arrivare a Bruxelles con una posizione comune che convinca le istituzioni ad agire con rapidità>.

 

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