Nel 2014 i redditi agricoli in Italia hanno subito una flessione dell’11 per cento sul 2013, contro la media europea del -1,7. Un tonfo significativo, che fa riflettere e preoccupare. Peggio dell’Italia, quart’ultima, hanno fatto Finlandia, Lituania e Belgio. A incidere sono stati soprattutto i costi di produzione e le tasse. A proposito di imposizione fiscale, una delle poche buone notizie è arrivata proprio sul finire dell’anno, dopo le proteste e gli annunci. E’ stato prorogato al 26 gennaio 2015 il termine per il pagamento dell’Imu per il 2014 sui terreni agricoli in zone montane e collinari secondo la nuova definizione delle zone altimetriche ( fino a 280 metri, da 281 a 600 metri, oltre 600 metri).
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