Il telo biodegradabile in MATER-BI di Novamont diventa punto di riferimento per la risicoltura italiana. E’ stato ribadito duranteunconvegno organizzato dall’istituto tecnico agrario Bonfantini di Novara in collaborazione con Novamont, con l’obiettivo di illustrare le nuove tecniche di coltivazione finalizzate ad aumentare la sostenibilità in risicoltura: 120 i partecipanti tra attori della filiera del riso, policy maker locali, accademici e studenti.
Come ha evidenziato la relazione del moderatore Luciano Trentini, consulente di ortofrutticoltura e già vicepresidente del gruppo esperti “qualità e promozione” della Commissione europea, dopo il crollo del 2013 e nonostante il calo del 12% dell’export registrato nel corso del 2016, il mercato del riso è in ripresa e l’Italia – con il 49% della produzione complessiva e il 51% delle superfici destinate a risicoltura – conferma la propria leadership a livello europeo. In particolare, nel mercato italiano, le 10 mila tonnellate di riso biologico importate nel 2014 e il successo crescente dei marchi DOP e IGP attestano l’esistenza di una fascia di consumatori molto esigente, attenta alla qualità complessiva del prodotto, a conferma che la valorizzazione delle produzioni, in Italia come in Europa, è uno strumento indispensabile per la conquista del vantaggio competitivo su questo segmento di domanda.
Di qui l’importanza dell’esperienza di pacciamatura con telo biodegradabile in MATER-BI effettuata nel 2016 dalle aziende del Vercellese legate alla riseria Vignola su circa 250 ettari di coltivazione di riso biologico, i cui risultati sono stati presentati dal professor Aldo Ferrero dell’università di Torino.
I dati agronomici relativi alla pacciamatura del riso rilevati in campo presso l’azienda Piolotto – pilota del progetto già dal 2015 – hanno mostrato tutti i vantaggi legati alla tecnica sia in termini produttivi che di controllo delle infestanti. In particolare, con pacciamatura su riso Volano è stato possibile ottenere 9,6 tonnellate/ettaro (vs 8,6 tonnellate del non pacciamato) con un anticipo delle fasi di emergenza (4gg), fioritura(6gg) e maturazione (10gg) con elevato accestimento delle piante pacciamate.
Cesare Piolotto, dell’azienda Piolotto, ha quindi mostrato le immagini delle varie fasi dell’esperienza di pacciamatura con il telo in MATER-BI sottolineando i vantaggi sia in termini di gestione delle malerbe che in termini di risparmio di seme (fino al 90% di seme in meno utilizzato nella fase di semina) e di produttività.
Giovanni Vignola, proprietario della riseria Vignola, ha focalizzato il suo intervento sulla necessità di innalzare il valore aggiunto della produzione di riso anche in termini di sostenibilità ambientale attraverso l’adozione di tecniche di coltivazione alternative e innovative come quella della pacciamatura con telo biodegradabile in MATER-BI.
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