Paolo Bonomi, 75 anni dopo. Era il 30 ottobre 1944 quando nasceva la Coltivatori Diretti, che poi sarebbe diventato il più grande sindacato agricolo d’Italia e d’Europa, oggi con oltre un milione e 600 mila iscritti. Bonomi era di Romentino (Novara), nato al Boscaccio nel 1910, azienda agricola circondata dalle risaie. Con quell’intuizione rivoluzionò il mondo dell’agricoltura, riscattando da un passato da albero degli zoccoli la gente dei campi. A 75 anni di distanza Coldiretti e il suo paese lo hanno ricordato con una giornata celebrativa, ma anche di riflessione e confronto. Nel convegno moderato da Gianfranco Quaglia, sono intervenuti il presidente di Coldiretti Piemonte, Roberto Moncalvo, il giornalista-scrittore Nunzio Primavera, autore del libro “La gente dei campi e il sogno di Bonomi”, la presidente di Coldiretti Novara Verbano Cusio Ossola, Sara Baudo, il sindaco Marco Caccia. Ha portato i saluti il consigliere regionale Federico Perugini. Molti gli esponenti di Coldiretti: il delegato confederale Bruno Rivarossa, il presidente Coldiretti Vercelli-Biella Paolo Dellarole, la direttrice di Coldiretti Novara-Vco, Francesca Toscani; l’ex presidente regionale di Coldiretti, Paolo Rovellotti.
La figura di Bonomi è stata tratteggiata attraverso il racconto, gli episodi e gli aneddoti raccolti da Nunzio Primavera. Il futuro e l’attualità del messaggio del fondatore sono stati sottolineati da Roberto Moncalvo.
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