Il Padiglione <Vino-a taste of Italy>, il primo dedicato alla produzione vitivinicola nella storia dell’Esposizione Universale, è stato inaugurato ufficialmente a Expo con l’opening day alla presenza del ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina.
«Siamo la patria della biodiversità anche a livello vitivinicolo con quasi 500 varietà di uve registrate e proprio per questo abbiamo voluto un padiglione dedicato al vino italiano in Expo – ha detto il ministro –. Questo prodotto rappresenta una metafora perfetta della capacità italiana di reagire alla crisi e di vincere la sfida globale. Se pensiamo al percorso fatto dagli anni ‘80 ad oggi capiamo appieno la potenza dell’esperienza vitivinicola italiana, che oggi vale oltre 14 miliardi di euro con più di 5 miliardi di export. Basta ascoltare le reazioni affascinate dei visitatori che scoprono dentro “Vino – A taste of Italy” storia, tradizione, innovazione di questo mondo attraverso i cinque sensi. C’è in mostra tutta la forza del vino, il legame tra saper fare e bellezza dei paesaggi viticoli, tra innovazione e sguardo al futuro. C’è in mostra l’Italia».
Il Padiglione, realizzato dal Ministero delle Politiche Agricole con Veronafiere-Vinitaly, è una installazione dell’architetto Italo Rota e racconta la storia del vino italiano, di Enotria, le radici e la profonda cultura che caratterizza questo prodotto di eccellenza dell’agricoltura italiana. Una storia fatta di conoscenza, di coraggio, di sapienza e duro lavoro; una storia, in primis, di amore per la terra, curata, alimentata, nei secoli protetta e custodita e che il Museo del Vino Lungarotti a Torgiano ha contribuito con il proprio prestito a raccontare, attraverso reperti archeologici di recipienti per bere il vino.
A Taste of Italy, attraverso le 1.400 etichette esposte nell’Enoteca del Futuro racconta così un patrimonio unico di 594 vitigni, di cui ben 544 autoctoni.
“Il vino nella tradizione gastronomica italiana” ha aperto il ciclo “Sei Viaggi nell’Italia del Vino”, curato dal Comitato Scientifico, presieduto da Riccardo Cotarella, per approfondire le principali tematiche legate al comparto, dalla produzione alla scienza, dalla salute alla sostenibilità, fino alle prospettive per il futuro.
Un altro interessante ciclo è curato da Paolo Massobrio e Marco Gatti: “La Giostra dei Wine Bar” che ha l’obiettivo di far comprendere l’importanza ancheper il business di far leva su conoscenza e cultura. Venti appuntamenti che ogni lunedì presenteranno con le degustazioni in terrazza i migliori wine bar italiani selezionati dal Golosario, dagli intramontabili ai più innovativi.In programma anche numerosi appuntamenti realizzati con il supporto di Civiltà del Bere e Gambero Rosso, che verranno segnalati durante la manifestazione attraverso il sito www.vino2015.it.
«Il Padiglione “Vino – A Taste of Italy” è un progetto che Vinitaly ha potuto realizzare su commissione del Ministero grazie ai suoi cinquant’anni di storia. È punto di arrivo di decenni di esperienza maturata nel raccontare al mondo l’unicità del nostro comparto, sia a Verona che nei Paesi che costantemente tocchiamo con le nostre attività internazionali. afferma Ettore Riello, presidente di Veronafiere.
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