Antonio Tinarelli, agronomo italiano, scomaprso nel luglio 2014, non può e non deve essere dimenticato dal mondo del riso. Le sue ricerche, note non solo in Italia, hanno contribuito a migliorare la selezione genetica del Made in Italy. Ma di lui è indimenticabile la passione e l’amore per la risaia e Vercelli, città dove viveva. E a lui è stato dedicato un evento attraverso un premio intitolato. L’iniziativa è stata di Acquaverderiso, prima società italiana di Sommelier del riso, nata per promuovere la conoscenza e la cultura del riso italiano attraverso un metodo di valutazione basato sull’analisi sensoriale. Davide Gramegna e Massimo Biloni, soci fondatori, hanno pensato di ideare il Premio Tinarelli (miglior riso italiano da risotto) e Premio Tinarelli (arte) con un convegno che si è svolto all’Università degli Studi di Scienze gastronomiche di Pollenzo, con l’intervento del vicepresidente di Slow Food, Silvio Barbero. C’erano anche i figli di Antonio Tinarelli, Giorgio e Alessandra, che hanno ripercorso alcuni tratti della vita del padre, uomo appassionato, ricercatore instancabile, costitutore varietale. Poi Sergio Barzetti, chef, cuoco televisivo e curatore del lbiro “Il Risottario”; Alice Cerutti, risicoltrice vercellese e vicepresidente di Ceja, l’associzione europea dei giovani agricoltori; Chiara Demelio, artista, scenografa, docente dell’Accademia delle Belle Arti di Brera e curatrice del libro “Rice is live”.
Il primo premio al miglior riso italiano è stato assegnato all’azienda Riso Gallo con Riso Carnaroli Gran Riserva invecchiato un anno, raccolto nel 2015, coltivato nel Pavese: ricnoscimento ritirato da Marco Devasini, responsabile marketing Riso Gallo.
Il secondo premio all’azienda Risodinori con Riso Carnaroli, raccolto 2016, coltivato a Quinto Vercelese (Vercelli). Il premio è stato ritirato da Eleonora Bertolone, titolare dell’azienda Risodinori, l’unica in Italia che coltiva riso viola e riso arancione, con alcune ultime novità sul mercato come la farina di riso gluten free. Il terzo premio a IdeaRiso con riso Gigante Vercelli, raccolto 2016, coltivato a Vercelli, premio ritirato da Sergio Cerioli. il Premio Tinarelli Arte è stato conferito a Francesco Gibin di Gallarate (VA) con l’opera “Becco Giallo”: un uccello realizzato assemblando elementi metallici di recupero, in origine parti di macchinari risicoli.
You must be logged in to post a comment Login