di Gianfranco Quaglia
Tanti anni fa – in pieno Risorgimento con gli austriaci da poco sconfitti nelle battaglie di Palestro e Magenta – si brindò con il Ghemme, oggi Docg, all’unità tra Piemonte e Lombardia. Immortalata da un manifesto rimasto storico, che raffigura le due maschere regionali: il Ginduja subalpino e il Meneghino lombardo. Con una scritta emblematica: “Adess Ganduja podarem andà a bev in sul post el vin de Ghemm” (Adesso Gianduja potremo andare a bere sul posto il vino di Ghemme).
Esattamente 160 anni più tardi è un altro cibo tipico a sancire il patto tra Milano e Torino, in un altro momento storico, con due amministrazioni lontane fra loro, ma due sindaci (Chiara Appendino sotto la Mole e Giuseppe Sala all’ombra della Madonnina) che cercano intese su progetti comuni. E Novara, a metà strada, diventa l’occasione propizia. Anzi è un piatto tipico, creazione dello chef Gianpiero Cravero del Convivium, a propiziare: la sua “Cotoletta a tutto tondo” ha conquistato i due primi cittadini ospiti discreti e segreti del suo locale novarese. La ricetta non è nuova, ma è stata un’autentica scoperta per i due sindaci. Gianpiero Cravero, chef per antonomasia del riso made in Novara e dintorni, punta sulla cotoletta contornata da un riso soffiato allo zafferano. Un’autentica invenzione che nel passato non ha mai tradito ed è stata apprezzata da altri ospiti llustri, i quali cerano nel suo locale oltre alla privacy anche eccellenze enogastronomiche. La proposta di Gianpiero, chef cui la fantasia non difetta, è anche “smart”, nel senso che va incontro alle esigenze di chi predilige menù semplici, veloci e al tempo stesso evocativi delle peculiarità territoriali. La cotoletta a tutto tondo è un piatto unico, in grado di stimolare suggestioni ed emozioni e nel caso specifico con un forte significato di appartenenza a due regioni: Lombardia con la cotoletta e Piemonte con il riso d’eccellenza.
“Stregati” dal piatto di Cravero, Appendino e Sala hanno parlato di futuro e collaborazione comune, progetti avveniristici (ma non troppo) che dovrebbero impegnare e unire i due capoluoghi regionali: fra gli altri il treno iperveloce che sfrutta la tecnologia Hyperloop e permette la creazione di collegamenti a lievitazione magnetica viaggiando all’interno di un tunnel alla velocità di 1200 chilometri orari. Il primo in Italia potrebbe collegare Torino a Milano e viceversa in soli 7 minuti. Buttato lì, tra la cotoletta e un riso soffiato.
Nelle foto: Chiara Appendino e Giuseppe Sala subito dopo il pranzo fotografati nel giardino del Convivium di Gianpiero Cravero e il piatto della cotoletta con il riso soffiato
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