Il panino al gorgonzola da cibo dei poveri a pranzo per gourmet

di Gianfranco Quaglia

Un pezzo di pane, una fetta di gorgonzola. Non si negava a nessuno, nemmeno ai più diseredati, anche quando le condizioni economiche erano al limite. In fondo, quel formaggio erborinato era nato come simbolo di una cucina spiccia e povera. In principio addirittura sostitutivo del pasto principale, da gustarsi nella pausa scandita dalle campane del mezzogiorno, quando cavallanti, salariati ma anche muratori, deponevano gli attrezzi da lavoro e si concedevano un momento di riposo per poi riprendere la fatica. Seduti sull’argine di una risaia, nel vigneto oppure nel cantiere: un panino, il gorgonzola e magari qualche noce per contrastare il gusto.

Poi l’erborinato è diventato Dop (Denominazione d’origine protetta) riconoscimento che ha proiettato il prodotto sulle tavole dei gourmet. Tanto da diventare un eccellente fine pasto. Imitato, copiato il mondo, ora ostacolato da Trump che impone i dazi sull’import, conme aviene per altri fratelli (Parmigiano innanzitutto) del caseario made in Italy. Intanto il gorgonzola non si ferma, fa paura ai competitor, è apprezzato dai giovani. Gode di una reputazione alta. Ed è per questo che il Consorzio di Tutela sta promuovendo la diffusione rivisitando antiche ricette. La più semplice è proprio pane e gorgonzola, ma riproposta in versione rinnovata: il panino gourmet, presentato ad Anuga, la grande fiera del cibo di Colonia. Da giovedì 7 a sabato 9 novembre il panino andrà alla conquista di Milano: sette noti locali milanesi proporranno sia il dolce sia il piccante.

Il gorgonzola è tra i cibi più amati all’estero. Lo dice una ricerca di Assocamerestero, l’associazione delle 78 Camere di Commercio italiane all’estero, che ha chiesto a 550 influencer ed esperti del settore, residenti in Stati Uniti, Canada, Messico, di selezionare i loro dieci prodotti made in Italy preferiti. Ebbene sul podio, assieme alla mozzarella di bufala e alla pasta fresca, svetta il Gorgonzola. Il 39,3 per cento del campione infatti lo ha scelto tra gli alimenti italiani preferiti e caratteristici dell’italianità.  

 

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