A metà ottobre la stampa internazionale, che in genere si occupa di lana e prodotti di alta gamma, l’ha battezzato Metodo Loro Piana, attribuendo il nome a Pier Luigi, appartenente alla prestigiosa famiglia di Quarona, in bassa Valsesia. Ma l’applicazione del metodo non è ai piedi del Monterosa, bensì in Cina nel distretto di Alashan, in Perù, Argentina e in altri Paesi della Cordigliera delle Ande dove le vigunia e altri camelidi da pelo assai sottile si muovono allo stato brado, non essendo di proprietà nemmeno dello Stato. Il centro di ricerca sui velli con filamento al di sotto dei 14 micron è nei pressi di Pechino con l’apporto di due università e una struttura italiana di ricercatori: l’università cinese di Jilin e marchigiana di Camerina e l’Enea (Agenzia Nazionale per l’energia e l’ambiente).
Migliorare il pelo da tosa
L’obbiettivo, che nei primi anni Duemila era stato fissato negli stati andini dell’America Centrale, era migliorare il pelo da tosa degli animali, evitando la loro soppressione cruenta da parte dei cacciatori di frodo allo scopo di procurarsi carne. I ricercatori avevano anche creato uno slogan riassuntivo della loro attività: animale tosato una volta all’anno, animale risparmiato e sottratto sicuramente ai cacciatori di frode. E in Perù i Loro Piana, che ultimamente hanno ceduto in parte la loro impresa alla multinazionale francese Lvmh facente capo al magnate Antoine Arnaud, hanno istituito una fazenda intitolandola a Franco Loro Piana co-fondatore del marchio e della fabbrica tessile. I Loro Piana hanno conservato il 20% circa della Società. La Loro Piana, preciso riferimento sul mercato del tessile internazionale, è un esempio eloquente: è possibile la alleanza fra l’industria e l’’agricoltura. La Pac (Politica agricola comune) ha fissato le caratteristiche dell’imprenditore agricolo, stabilendo i contributi per le aziende professionali agricole ed escludendo, inoltre, l’alleanza del primario di qualità e dell’industria ampiamente capace di imprenditorialità.
I pastori diventati allevatori
Ma sembra legittimo l’interrogativo: il metodo Loro Piana, che richiama l’allevamento non cruento di capi di bestiame, è applicabile in Italia e in Europa dove la pastorizia e l’allevamento in pianura e in alta quota sono ancora moto diffusi? Gli esperti di zootecnia manifestano più di una perplessità, nonostante confermino la necessità di produzioni di qualità riguardante la carne di pregio sempre più gradita ai consumatori e il latte, senza il quale non ci sarebbero i mille formaggi dop italiani e in tanti Paesi Europei, in primis la Germania e l’Olanda e le nazioni scandinave dal quale arriva il latte in quantitativi consistenti. Presentando ai media internazionali il metodo Loro Piana, si è insistito su questo aspetto: anche in Cina, dopo l’America Centrale area della vigunia, dell’alpaca, del lama e del guanaco, le due università cinesi e italiane più l’ Enea, hanno insegnato ai pastori a diventare allevatori. E ne hanno guadagnato i prodotti di qualità, in particolare il vello dal quale si ricava filo al di sotto dei 14 micron e il cachemir migliore. La qualità in questo caso varrebbe per la carne, il latte (non industriale di polvere, non gradito neppure ai consumatori) e per i tanti formaggi dop prodotti nelle Alpi. Il miglioramento della qualità è stato ottenuto convincendo i pastori e gli allevatori, solitamente conservatori come in Cina e in America centrale, ad operare selezioni genetiche sugli animali. Introducendo le correzioni per via genetica, il prodotto degli animali rappresentato dal pelo da tosa e dal vello è migliorato negli standard che si sono accresciuti nella produzione di qualità destinata al mercato. “I risultati ottenuti– spiega Pier Luigi Loro Piana, riferendosi alla vigunia e al cashmere – registrano l’incredibile miglioramento della finezza della fibra in 5 anni che ancora una volta ci aiuterà a garantire la qualità assoluta dei prodotti Loro Piana ai nostri consumatori“.In piccola parte, il successo genetico per la lana dalla quale erano stati tratti tessuto di gran pregio, era stato stato ottenuto dalle greggi nell’area di Trivero e del Biellese quando l’impresa Loro Piana era stata fondata a cavallo dall’Ottocento e il Novecento. Tentativi di allevamento con fini produttivi di miglioramento erano stati operati in Valsesia da Franco Loro Piana, ma forse l’habitat diverso dalla Cina e dall’America centrale. Singolarmente, diverse aziende agrituristiche sono state accoppiate all’allevamento di animali andini e capre cinesi dal folto vello. Tuttavia, questi capi di bestiame non sono diventati una attrattiva genetica da produzione di alta gamma bensì una attrattiva turistica. In ogni caso, i successi ottenuti con il metodo Loro Piana paiono molto lontani da quelli conseguiti in Italia e in Europa. Infatti il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) ha rilevato che, a migliaia di chilometri, lo scorso anno sono stati ottenuti 200 chilogrammi di fili di 13,9 micron. Essi, con l’alleanza fra agricoltura e industria, sicuramente si stanno trasformando in pezze di alta qualità.
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