Alberto Arlunno fa quaranta. Da 40 anni il lupo canta nei suoi vigneti e in cantina. Nessun ululato, ma vino eccellente, Ghemme docg, proveniente dalle vigne della località Cantalupo. E per festeggiare i quattro lustri dell’azienda rinnovata, Alberto Arlunno, viticoltore in Ghemme (Novara), ha affidato all’artista Gianfranco Asveri di Fiorenzuola d’Arda (Piacenza) il compito di dipingere l’etichetta della bottiglia di Natale 2017, tradizione che prosegue da 27 anni con il coinvolgimento di molti artisti. Asveri presenta i quarant’anni di Cantalupo attraverso un giallo sole sfolgorante, un lupo. E poi una gamma di colori: il osso della luna nascente, il blu del firmamento, l’azzurro del cielo diurno, il verde acceso del fogliame e quello tenue dell’erba, l’indaco simbolo del risveglio interiore, lo stesso colore che veste la bacca del Nebbiolo. L’arancione che prelude le tonalità delle foglie autunnale, il rosso magenta che sgorga dal vino.
Il tutto presentato, come vuole la consuetudine, in una sera d’inverno, in prossimità del Natale, come da tradizione ripescata da Alberto Arlunno: “Nella città di Novara la notte di Natale vigeva la tradizione di sollevare i calici colmi di Ghemme, elemento imprescindibile durante lo scambio degli auguri. Il tutto seguendo un cerimoniale natalizio introdotto nel Novarese nel Quattrocento dagli Sforza, duchi di Milano”. Non solo vino, anche il rito antico del falò in cortile in ricordo del ceppo ardente sul quale si gettavano alloro, ginepro e melarosa come segni di buon augurio.
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