di Franco Filipetto
L’assessore regionale dl Piemonte, Matteo Marnati, è ritornato sui livelli del Lago Maggiore con i sindaci della fascia costiera delle province di Novara e Vco. Il nocciolo verte sulla proposta di innalzare, attraverso lo sbarramento della Miorina, il limite massimo delle acque a 1,50 sopra lo zero idrometrico. Proposta che è stata quasi totalmente ridimensionata. La richiesta arriva dal Bacino del Po che ha la necessità di garantire la risorsa idrica sufficiente nella stagione primavera-estate per irrigare tutti i territori delle coltivazioni disseminate a destra e sinistra del fiume.
La Regione Piemonte, attraverso l’interessamento di Marnati, ha inviato una lettera ai ministeri per avere precise garanzie sulle sperimentazioni in atto sulla proposta di innalzare il livello. La missiva è stata inoltrata a Roberto Cingolani, Enrico Giovannini, Dario Franceschini e Stefano Patuanelli e al capo della Protezione civile Fabrizio Curcio. <La delibera – ha detto Marnati- è molto corposa e ha creato allarmismo per le notizie che si erano diffuse. Si riprende con la sperimentazione da dove la si è portata avanti negli ultimi cinque anni, ossia dal livello di più 1,25; in caso di persistente siccità nei periodi necessari la si potrà portare a 1,35. Il livello di 1,50 citato nella delibera è quello relativo alla massima misura attiva. L’Ato ha dato un parere per quanto riguarda il bacino italo-svizzero in quanto interessa un lago internazionale>.
L’assessore regionale si è poi soffermato sulle novità: <Riguarda il miglioramento dello scambio dell’informazione dei dati tra Italia e Svizzera; le problematiche del lago Maggiore per la sua vastità e per complessità hanno un’importanza strategica a livello nazionale. Per questo è importante che nessuno sia dimenticato e abbandonato. Dobbiamo operare come in un gioco di squadra e trovare un giusto equilibrio. Insieme dobbiamo capire se si può costruire qualcosa di strutturale che possa sistemare l’aspetto delle sponde, delle spiagge dei lidi e delle attività economiche legate al turismo, comparto che è nostra premura difendere. Il fine è di garantire un impegno di risorse nostre e dello Stato attraverso i bandi di riqualificazione dei corpi idrici>. Marnati, infatti, si era già detto disponibile ad attivare risorse per migliorare le strutture disseminate su tutta la sponda novarese e del Vco del Verbano
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