“Il lavoro che c’è: nuovi mestieri per un’agricoltura che cambia” è il titolo dell’incontro che si terrà martedì 5 novembre, alle 9, nella sala Piemonte del Centro Congressi dell’Unione Industriali di Torino. E’ un appuntamento che si aggiunge al percorso di avvicinamento all’edizione 2025 di Coltivato, il Festival Internazionale dell’Agricoltura.
L’incontro tratterà il tema del lavoro in agricoltura, portando testimonianze di successo, che possono servire da stimolo per i giovani. Il racconto del lavoro di tre generazioni permette di comprendere l’evoluzione dell’agricoltura e la necessità di competenze nuove.
“L’idea ancora diffusa dell’agricoltura del Mulino Bianco porta, purtroppo, con sé una visione quanto mai superata del lavoro in questo ambito. E invece non c’è settore dinamico e interessante quanto quello legato al mondo dell’agricoltura, che offre stimoli e opportunità nuove per i giovani. Questo appuntamento di Coltivato si propone di fare conoscere ai giovani un settore spesso a loro poco noto, evidenziando anche le non poche criticità di una formazione che spesso non riesce a precedere l’innovazione” afferma Maria Lodovica Gullino (foto), già professore ordinario e vice-Rettore all’Università di Torino, imprenditore e responsabile scientifico del Festival Internazionale dell’Agricoltura Coltivato.
Dopo i saluti istituzionali di Barbara Graffino (presidente Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriali Torino) e Fabrizio Galliati (membro di Giunta, Camera di commercio di Torino), l’incontro, moderato dal giornalista Francesco Antonioli, si aprirà con l’intervento di Angelo Frascarelli (Università di Perugia) Il lavoro in agricoltura, cui seguirà Organizzazione del lavoro e passaggio generazionale di Lia Tirabeni (Università Bicocca, Milano).
Poi saranno presentate le testimonianze e i contributi di professioniste e professionisti di diversi settori nel campo dell’agricoltura e del verde: Gabriella Fantolino (Fantolino), Maria Carola Gullino (Gullino Group), Massimo Mocioni (agronomo), Franco Rabezzana (Rabezzana Group), Alessandro Boniforte (Agricooltur), Stefania Naretto e Chiara Bruno Otella (LineeVerdi), Marco Valerio Delgrosso (agronomo), Riccardo Savigliano (UNIDO), Silvia Salvi (Salvi Vivai), Stefano Occhetti (Stefano Occhetti Winery), Luca Pininfarina (Azienda Agricola PininAgri). Seguirà l’intervento di Gian Battista Chirico (Agritech Academy): Riesce la formazione a precedere il cambiamento?.
L’incontro sarà concluso dalla presentazione del libro “Il lavoro che c’è. L’agricoltura che cambia nella storia di tre generazioni” di Maria Lodovica Gullino. Il libro, di imminente pubblicazione con Espress edizioni, racconta i cambiamenti dell’agricoltura italiana e soprattutto dei mestieri a essa legati negli ultimi cinquant’anni, dalla rivoluzione meccanica a quella digitale – guardando a quella energetica – attraverso gli occhi di tre diverse generazioni, fino ai protagonisti dell’agricoltura di oggi, sfatando il mito della gloriosa agricoltura del passato, un immaginario ricco di contraddizioni.
L’evento è realizzato con il contributo di Unione Industriali Torino e Camera di commercio industria artigianato e agricoltura di Torino. In collaborazione con l’Associazione weTree l’impatto ambientale di questo evento verrà calcolato e compensato con la messa a dimora di alberi.
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