Oltre cinquemila forme prodotte nel 2023. Per l’esattezza 5.178.975. Questo il bilancio del Consorzio per la Tutela del Formaggio Gorgonzola, facendo segnare un aumento del 2,59% rispetto al 2022.
Le trentanove aziende associate, dislocate nelle quindici province di produzione a cavallo tra Piemonte e Lombardia, hanno prodotto 130.664 forme in più rispetto al 2022, ma è il Piemonte a trainare la crescita con 3.757.088 forme totali nel 2023 (+3,58%).
Antonio Auricchio, Presidente del Consorzio Gorgonzola Dop: “Dopo la battuta d’arresto del 2022, la prima in un decennio, la produzione di Gorgonzola Dop è tornata a un deciso segno positivo con oltre 130mila forme in più prodotte lo scorso anno. Lo considero un buon risultato perché abbiamo recuperato più della metà di quanto avevamo perso nel 2022 e lo abbiamo fatto in un momento di difficolta, per tutte le DOP casearie, con un’agricoltura in sofferenza a causa dei cambiamenti climatici e una situazione internazionale segnata da disastrosi conflitti bellici in tutto il mondo con ripercussioni anche sulle tradizionali vie commerciali. Nonostante le difficoltà rimango, tuttavia, strenuamente convinto dell’importanza di non svilire i prezzi perché i nostri sono prodotti italiani certificati di altissima qualità e come tali sono percepiti dai consumatori di tutto il mondo”.
Relativamente alle tipologie, la produzione di Gorgonzola Dop di tipo piccante lo scorso anno si è fermata a 614.039 forme pari all’11,86% del totale, in calo del 2,47% rispetto al 2022. Diminuisce anche il prodotto fresco destinato alla vendita al cucchiaio (-25,21%), mentre decisamente positivo è il dato relativo al Gorgonzola proveniente da agricoltura biologica che cresce del 19%, pari a 8.032 forme in più prodotte nel 2023. Abbiamo avuto meno latte anche nei mesi autunnali che solitamente sono i più ricchi nella produzione latteraria, e ad un costo che, pur essendo diminuito rispetto agli aumenti folli degli ultimi anni, in Italia rimane più alto rispetto a quello francese e tedesco. Questo non ci aiuta nella competizione con i nostri cugini europei”. Proprio sull’export, i cui dati sono fermi a settembre 2023 con 18.311 tonnellate di Gorgonzola Dop esportate da gennaio a settembre, Auricchio prosegue: “Le esportazioni sono sempre andate molto bene, aiutandoci anche negli anni più difficili, e al momento sono sostanzialmente stabili. Attendo di vedere i dati dell’ultimo trimestre per pronunciarmi, ma posso dire che a livello globale devono anche crearsi le condizioni favorevoli ai nostri prodotti. Penso, ad esempio, al fatto che i dazi sulle importazioni in USA sono stati finora congelati e mai cancellati. Inutile dire che un cambio di rotta, in vista delle elezioni americane di quest’anno, per noi sarebbe disastroso.”
Guardando al futuro Antonio Auricchio conclude: “Il Gorgonzola è una di quelle eccellenze che il mondo ci invidia e come Consorzio siamo sempre impegnati a portarlo nelle grandi fiere internazionali in Italia, Europa, USA e Asia. Nel 2024 saremo naturalmente al Cibus di Parma (7/10 maggio), al Sial di Parigi (19/23 ottobre), per la prima volta come Consorzio parteciperemo anche al Summer Fancy Food di New York (23/25 giugno) e stiamo attualmente definendo anche la partecipazione a Foodex in programma a Tokyo a marzo”.
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