Latte, riso, miele, fiori. E Frisona, la razza bovina italiana, protagonista alla fiera agricola di Oleggio (NO), il tradizionale appuntamento del Primo Maggio. La mostra dela frisona è organizzata dall’Arap in collaborazione con il Comune di Oleggio, che vede la presenza di una quarantina di capi di elevatissima genealogia e morfologia.
Giuseppe Suno, assessore comunale all’agricoltura: “Il settore dell’allevamento bovino ha un’importanza particolare a Oleggio, dove sono attive aziende strutturate ed efficienti che forniscono latte di ottima qualità destinato nella quasi totalità alla produzione del Gorgonzola Dop, gloria del Novarese. Siamo definiti la città del latte e la Mostra della Frisona – che abbiamo voluto e sosteniamo con convinzione – conferma questa nostra vocazione”.
In fiera (previste oltre 50 mila persone in una sola giornata) sono presenti gli allevatori di altre razze (Piemontese, Brunalpina, Pezzata Rossa) e una selezione del mondo bufalino che a Oleggio ha la sua capitale al Nord.
Simone Parmigiani, l’allevatore-espositore presidente della Sezione provinciale allevatori (spa) di Novara-Vco: “Da una cinquantina di anni il Novarese dedica manifestazioni al mondo zootecnico, con particolare rilievo per la Frisona, forte di una novantina di allevamenti e perno della zootecnia locale. La nostra presenza a Oleggio rappresenta un valore aggiunto alla Fiera, è una dimostrazione di professionalità e di una vitalità ancora in crescita”.
Il responsabile Arap della mostra, Michele Traverso: “La mattinata di lunedì vedrà sul ring la categoria manze, con successiva premiazione della campionessa. Valutazione e classifica sono affidate a Guido Oitana, giudice Anafi (l’associazione nazionale della Frisona con sede a Cremona). Dalle 14,30 alle 16,30 sfileranno le regine della categoria vacche, fino alla proclamazione della vincitrice. Novità di questa rassegna è la prova di conduzione Junior riservata ai giovani allevatori, che si terrà intorno a mezzogiorno”.
Testimone di quest’ultimo mezzo secolo di vita rurale novarese, Antonio Pogliani – già capo del Servizio agricoltura della Provincia – ricorda con nostalgia le prime mostre della Frisona negli anni ’60, prima a Borgomanero, poi a Carpignano Sesia, fino all’approdo di Oleggio. “Un tempo erano aziende all’antica, con animali di piccola taglia. C’erano i tori da monta, la fecondazione era naturale. Poi gli allevamenti si sono specializzati ed è prevalsa la Frisona di grande taglia, molto più alta al garrese e formidabile produttrice da latte. Noto però con piacere che è rimasto lo stesso orgoglio”.
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