Alla fine il dito nel gorgonzola lo ha intinto lui, Antonino Cannavacciuolo, superchef stellato, cooptato dal Consorzio Tutela gorgonzola per diventare l’ambasciatore e il testimonial dell’erborinato Dop più famoso del mondo, il terzo prodotto caseario italiano più venduto. la consacrazione ufficiale sulla Terrazza Martini, al quindicesimo piano con lo skyline sul Duomo e i grattacieli di Milano. Quasi una profezia per un gorgonzola che vola sempre più in alto. L’amore gorgonzola-Cannavacciuolo parte da lontano, da Vico Equense, quando il futuro chef, ancora bambino, frequentava una famosa gelateria del centro (metà gelati e l’altra gorgonzola). E ora la nuova sfida: «Quando vedi un gorgonzola – dice – sembra dirmi toccami, ti viene da metterci il dito, il pane, ciò che vuoi. Io lo vedevo come un formaggio da metterci le dita dentro, oggi lo sento mio e nei miei menù ci sarà sempre». Il presidente Renato Invernizzi: «Con lui stiamo studiando tanti eventi pe un pubblico più ampio possibile. la sua cucina creativa unisce Nord e Sud perché rispecchia le sue esperienze di vita e i sapori tipici dei territori. Cannavacciuolo è il testimonial ideale di un formaggio che tiene alta la bandiera dell’eccellenza gastronomica italiana nel mondo».
«Il gorgonzola – dice il nutrizionista Nicola Sorrentino – non deve essere considerato un formaggio proibito. E’ digeribilissimo, contiene fermenti lattici, non ha glutine né lattosio. Al contrario è ricco di vitamine, fosforo, calcio, selenio e ha meno colesterolo del grana e del provolone».
Nei prossimi giorni partirà la campagna pubblicitaria sui giornali e in tv all’insegna di «Più lo conosci più ti piace». (g. f. q.)
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