Bruna e Pezzata Rossa italiana. Due razze pregiate, entrambe originarie della Svizzera, ma da tempo diventate eccellenza del patrimonio zootecnico Made in Italy. E gli allevamenti tradizionali che resistono a metà strada tra il Lago d’Orta e il Maggiore, sulle falde del Mottarone in provincia di Novara, rappresentano un esempio.
Resistono, malgrado l’abbandono delle stalle, per merito di pochi allevatori determinati, anziani e giovani. Il cambio generazionale non è venuto meno, malgrado le difficoltà di coesistenza con le difficili condizioni strutturali e sociali del territorio. Di questi problemi si è anche parlato e discusso durante la “Giornata della zootecnia novarese, l’allevamento dei bovi ni da latte dell’areale montano razza bruna e pezzata rossa italiana” organizzata ad Armeno (NO), su impulso di Antonio Pogliani (Ordine agronomi e forestali Novara Verbano Cusio Ossola), con la collaborazione del Comune, di tutte le organizzazioni agricole, la Regione Piemonte, la Provincia di Novara, enti e associazioni legati al territorio e espressioni del mondo agricolo. Un momento per tracciare il quadro del comparto zootecnico novarese e in particolare di quello relativo alle due razze specifiche. Moderatori Gianfranco Quaglia (direttore di Agromagazine) e Claudia Guasco (dirigente assessorato agricoltura Regione Piemonte). Dopo il saluto di Mara Lavarini, sindaco di Armeno, le relazioni di Tiziano Valperga (Arap Piemonte), Giuseppe Maio (provincia di Novara), Leopoldo Cicogna presidente della Fondazione Agraria Novarese. A seguire gli interventi di Matteo Marnati, assessore ambiente, energia, innovazione e ricerca della Regione Piemonte; Daniele Galbardi, ispettore multirazza e giudice internazionale Razza Bruna; Maurizio Pagge, esperto della razza e giudice nazionale Anapri; Massimiliano Paganini (Ordine agronomi e forestali Novara e Vco); Germano Cassina, direttore del dipartimento prevenzione Asl Vco; Antonio Maida, dirigente servizio sanità animale Vco; Alessandra Monguzzi, veterinaria esperta di diritto e legislazione veterinaria. Infine i rappresentanti dele tre organizzazioni agricole: Luciano Salvadori (direttore Coldiretti); Andrea Padovani (presidente Cia), Giovanni Chiò (presidente Confagricoltura).
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