Pochi lo sanno ma Lucia Bosè, la grande e avvenente attrice scomparsa pochi giorni fa in Spagna, portata via dal coronavirus, doveva essere la bella mondina di “Riso Amaro”, al posto di Silvana Mangano. Infatti era stata lei la vincitrice del provino in quel lontano 1948. Lucia Borloni, in arte Bosè, era nata in una fattoria alle porte di Milano, da una famiglia rigida e intransigente, che non condivideva quella scelta, l’interpretazione di quel ruolo in una pellicola che – per i costumi dell’epoca – veniva considerato troppo “spinto”. Il no di papà e mamma la costrinsero e rinunciare, lasciando quel posto che il regista Giuseppe De Santis affidò poi alla Mangano. Ma il maestro del neorealismo non si arrese e non dimenticò quella ragazza venuta dalla campagna, nella quale vide un futuro radioso. Così due anni dopo la chiamò per interpretare il ruolo femminile principale in un altro film dallo sfondo rurale, “Non c’è pace tra gli ulivi”, ambientato in Puglia, in mezzo alle pecore. Dal mondo dei campi Lucia Bosè spiccò poi il volo che l’avrebbe portata a diventare una “star” mondiale.
Pubblichiamo di seguito un ricordo di quegli anni, di quando Lucia Bosè vinse il titolo di Miss Italia a Stresa (g.f.q.)
di Franco Filipetto
Il Covid-19 si è portato via anche Miss Italia 1947. Lucia Bosè, vincitrice della fascia nel giardino dell’Hotel Regina Palace di Stresa. Erano gli anni del primo dopoguerra, quando il grande concorso di bellezza si svolgeva nella Perla del Lago Maggiore. La Bosè quell’anno oscurò bellezze come quella di Gina Lollobrigida, Sophia Loren, Eleonora Rossi Drago, Anna Magnani e Silvana Mangano. Allora non c’era la Tv di Stato, l’evento veniva trasmesso dalla radio e affidato alle cineprese, in bianco e nero, del cinema.
Nella sua vita Lucia si sposò con il torero spagnolo Luis Miguel Dominguin, si disse su insistenza del Generalissimo Franco. Dall’unione nacquero Miguel Bosè, Paola e Lucia Dominguin. Gli stresiani con i capelli bianchi non possono dimenticare quell’estate di 73 anni fa, quando per vedere le miss accorrevano a frotte sul lungolago i latin lover di allora con le spider cabriolet da Milano, Torino, Roma e dall’estero. Fu un evento che diede lustro a Stresa, agli alberghi, allora tutti prenotati ed esauriti. Negli anni Cinquanta la manifestazione venne poi spostata a Salsomaggiore, dal Lago alle Terme.
All’anagrafe Lucia Borloni, nata 28 gennaio 1931 a Milano, è stata attrice italiana naturalizzata spagnola. Indipendente tutto per tutto. A 25 anni andò a vivere col “re delle arene” in una grande villa, di Madrid. Si dedicò ai figli, fra cui Miguel, famoso cantante, ballerino, attore e idolo di teenager. Lucia veniva da una famiglia povera, lavorò a Milano già a 12 anni, prima nello studio di un avvocato e poi come commessa al “Galli”, famosa pasticceria, dove entrò Luchino Visconti, che la scoprì e la raccomandò a Michelangelo Antonioni. Perse “Riso amaro”, ma rimase amica di Visconti e di Antonioni. La sua morte, avvenuta in ospedale a Segovia, è stata annunciata dal figlio Miguel dal Messico, dove risiede, con un messaggio su Twitter: “Dov’è ora sta meglio di noi”. E’ spirata in solitudine a 89 anni, lei che aveva lasciato la carriera per la famiglia.
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