Il 28% dei giovani italiani aspira a un impiego nel pubblico, considerato sicuro e duraturo. Percentuale quasi raddoppiata rispetto al 2017, tendenza che stigmatizza il senso di disorientamento e la percezione di una precarietà diffusa, contrastabile soltanto con un posto nello Stato. Insomma, si sta facendo strada uno status symbol che sembrava superato. Accompagnato da un suggerimnto per i pochi giovani che hanno un lavoro a tempo indeterminato: quel posto tienitelo stretto. La fascia di giovani che si mette in proprio, apre un’attività nuova, deve battersi contro le difficoltà di ottenere appoggi finanziari, mutui, e la certezza di una tassazione onerosa. Le statistiche parlano purtroppo chiaro: il grafico imprese aperte-chiuse pende purtroppo a favore delle seconde.
E allora occorre avere molto coraggio e entusiasmo per lasciare il posto fisso. Come ha fatto Christian Invernizzi, che a Cameri (provincia di Novara) ha aperto un’azienda per la produzione di miele. Non era l’utimo arrivato in seno alla Coldiretti; anzi, sino a pochi mesi fa ricopriva il ruolo di responsabile di area a Oleggio, città simbolo del latte, era apprezzato per le sue iniziative in ufficio e in campo, accanto agli allevatori, stimolatore di incontri e manifestazioni.
“Ma un giorno – racconta – sono stato colpito sulla via dalle api…Meglio sarebbe dire che ho lasciato il posto per correre appresso alle api”. Tutto comincia da un incontro con Adornino Scacchi, ex maresciallo dell’aeronautica, oggi fra i più noti e grandi apicoltori italiani, con allevamento e impianti di trasformazione a Oleggio. Christian lo segue nell’evoluzione dell’azienda ed è contagiato dalla passione. Al punto da cambiare vita, licenziarsi e intraprendere a sua volta l’attività di apicoltore. Pochi giorni fa l’inaugurazione ufficiale, con tanto di autorità, del punto vendita a Cameri, annesso ai terreni su cui sono state collocate le arnie. Christian non è pentito di aver lasciato il posto fisso. Anzi, sfoggia entusiasmo e passione accanto alla giovane compagna veterinaria. Una luna di miele, è il caso di dirlo, che prosegue anche nell’attività quotidiana.
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