Mai così tanto gorgonzola: 4.849.303 forme di Gorgonzola Dop prodotte nel 2018, quantità mai riscontrata dalle rilevazioni cominciate dal Consorzio di tutela nel 1976. Questo il dato saliente al centro dell’incontro organizzato dal Consorzio a Milano, dal titolo “Ascoltare quelli che…il Gorgonzola!”. Il presidente Renato Invernizzi ha presentato i dati, tutti positivi, realizzati dalle 39 aziende associate: +2,4per cento l’aumento della produzione rispetto al 2017, +2,4 per cento anche per l’export che colloca l’erborinato italiano al terzo posto fra i formaggi italiani di atte vaccino più esportati, dopo il Grana Padano e il Parmigiano Reggiano. Infine crescita, seppur lieve, anche nei consumi nazionali trainata dall’acquisto media, con il Nordovest che si conferma maggiore acquirente.
Il professor Carlo Alberto Carnevale Maffé (Associate Professor of Practice di Strategy and Entrepreneurship alla Bocconi) assieme allo chef Antonino Cannavacciuolo, introdotti da Simona Arrigoni, ha parlato dell’evoluzione del consumo del food a livello internazionale. Il gorgonzola è stato anche eletto miglior prodotto tipico online nel 2018, con un coinvolgimento significativo: 482.000 azioni su Facebook, 104.000 su Instagram: il 45 per cento dei contatti ha più di 55 anni, le donne sono il 74 per cento. L’aumento dei consumi è distribuito soprattutto in Piemonte (+2,9%) e Lombardia (+1,4%). La tipologia bio è calata del 2,9% mentre quella “Piccante” è aumentata del 7%.
Export: 21 mila tonnellate esportate (+2,4%), che rappresentano il 36,10% della produzione. Rallentano i flussi verso la Germania, aumentano quelli per Francia, Spagna e Olanda. Altri canali: Giappone, Australia, Canada, grazie agli accordi di libero scambio. Complessivamente l’export interessa 82 Paesi.
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