Un anno fa, in questi giorni, si tiravano le prime somme: risaie riarse e prosciugate dalla siccità, un paesaggio di terra rinsecchita e poche pannocchie. A conti fatti, la Lomellina (in provincia di Pavia) perse oltre 23 mila ettari di riso; altri tremila il Novarese. A distanza di un anno la situazione è cambiata. Il giallo domina sulla pianura, segno che siamo quasi pronti per la raccolta. Per quel disastro riconducibile al cambiamento climatico fu però messo sotto accusa anche tutto il sistema irriguo, in particolare il maggior consorzio italiano deputato all’irrigazione: l’associazione Est sesia di Novara, con competenze anche nel Pavese. Il rimpallo di responsabilità coinvolse operatori del settore irriguo, politici, Consorzio del Ticino, Lago Maggiore.
Nell’occhio del ciclone l’associazione Est Sesia, contro cui era stato puntato il dito degli agricoltori rimasti a secco. Estate 2023: dopo le difficoltà primaverili, sempre legate alla siccità, la situazione è mutata, grazie anche alle piogge che hanno migliorato gli accumuli nel Lago Maggiore. Tuttavia non sono mancate alcune criticità, con ulteriori accuse reciproche, culminate in un duro scontro tra Consorzio del Ticino e Est Sesia. Proprio quest’ultimo consorzio ha risposto alle critiche con i dati alla mano e la
riorganizzazione del sistema distributivo dell’acqua. Una “rivoluzione” ancora al vaglio di verifiche, che non ha soddisfatto tutti, ma ha cercato di limitare le carenze. I risultati sono stati oggetto di un incontro promosso da un gruppo di agricoltori lomellini e novaresi nella sala Leonardo di Est Sesia a Novara. Un “endorsement” ai vertici di Est Sesia (il presidente Camillo Colli e il direttore Mario Fossati) arrivato soprattutto dalla Lomellina, riconoscendo che il piano messo in atto per superare le criticità quest’anno ha funzionato. “Squadra che vince non si cambia” ha sottolineato il sindaco di Zeme, Massimo Saronni.
E con lui Serafino Ubezio di Cerano, Riccardo Braggio di Zeme, Claudio Ballone di Cassolnovo, Giangiacomo Fonio di Trecate, Luigi Pasqualetto di Velezzo. Poi altri agricoltori lomellini, tra cui Giovanni Palli. Giuseppe Casalone di Confienza: “Quest’anno molte cose sono cambiate rispetto al 2022, a cominciare dai rapporti con la Regione Piemonte attraverso gli assessori Marnati e Protopapa. In particolare dobbiamo rendere merito al responsabile dell’ufficio idrometrico, Franco Bullano, che con la
sua squadra ha gestito il nuovo regolamento di suddivisione dell’acqua”. Mario Fossati: “Abbiano rivisto tutta l’organizzazione, la ripartizione è avvenuta regolarmente”. Camillo Colli: “Non possiamo più permetterci di lasciare acqua inutilizzata nel Lago Maggiore. Il deflusso ecologico? Noi siamo i primi a difendere l’ambiente, ma la politica deve ascoltarci con più flessibilità”. Matteo Marnati, asessore all’ambiente della Regione Piemonte: “La gestione dell’acqua dipende dal Consorzio del Ticino, che ha sbagliato le previsioni”. “Giù le mani da Est sesia” quindi. Questo il senso dell’incontro, che ha voluto ribadire l’appoggio ai vertici. Ma non tutti sembrano soddisfatti sull’andamento della stagione irrigua. Proprio per dissipare i dubbi l’assessore all’agricoltura Marco Protopapa e all’ambiente, Matteo Marnati, hanno convocato a
Torino i vertici dei consorzi irrigui Est Sesia, Ovest Sesia e Baraggia.
“Giù le mani da Est Sesia Squadra che vince non si cambia”
di Gianfranco Quaglia
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