“Ripartiamo dai borghi”. E’ il titolo del progetto proposto dal presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti durante la web conference, a cui hanno partecipato il sottosegretario al Mibact Lorenza Bonaccorsi, il presidente dell’Associazione Dimore Storiche Italiane Giacomo di Thiene, il presidente dell’UNCEM Marco Bussone, e Francesca Planeta responsabile della comunicazione, brand e hospitality dell’azienda vitivinicola Planeta.
Giansanti ha sottolineato la tendenza a vivere sempre di più nelle città, confermata dal fatto che il numero delle megalopoli arriveranno a quaranta entro il 2030. Ma esistono anche le aree interne di cui il Coronavirus ha fatto riscoprire l’importanza. Aree che gli agricoltori hanno presidiato nel corso degli anni, assicurando una coesione sociale e una gestione ambientale che altrimenti sarebbe mancata. .
“Occorre ora porre queste aree al centro di una nuova attenzione per un vero rilancio dell’economia del nostro Paese – ha detto -. Ma servono azioni concrete ed investimenti, nazionali ed europei, in infrastrutture, logistiche e digitali, e progetti per rivitalizzare i fabbricati agricoli che non hanno più un uso agricolo, mettendoli al servizio della comunità”.
Posizione condivisa dal sottosegretario Bonaccorsi, che ha invitato ad una riflessione della politica su quale modello di turismo puntare. Soprattutto ora che il Covid ci ha messo di fronte alla mancanza del turismo straniero, che lo scorso anno ha rappresentato per il nostro Paese il 50,6% del totale.
Confagricoltura in questa direzione si è messa da tempo stipulando accordi con l’Unione Nazionale Comuni ed Enti Montani, per la valorizzazione e la riorganizzazione delle aree interne e con l’Associazione Dimore Storiche italiane per salvaguardare il patrimonio culturale privato del nostro Paese. Ma anche con il programma “Spighe Verdi” realizzato in collaborazione con FEE Italia, che premia i comuni più virtuosi dal punto di vista della sostenibilità e, più in generale
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