Dopo aver girato il mondo in lungo e in largo per 40 anni, realizzato oltre 100 documentari televisivi su diversi paesi, culture e civiltà e scritto oltre una dozzina di libri, il noto esploratore, etnologo e documentarista novarese Maurizio Leigheb torna alle sue origini, alla sua ispirata vena pittorica con la nuova esposizione “Gatti e magie del Lago d’Orta”, che sarà inaugurata sabato 4 luglio alle 18 alla Galleria Antico Borgo, in Piazza Motta ad Orta, e rimarrà aperta sino a domenica 19 luglio (orari 11-13 e 16-20, feriali e festivi). Dopo il successo della mostra “Insula” lo scorso autunno al Palazzo del Broletto di Novara, l’artista novarese prosegue il suo nuovo e originale ciclo pittorico dedicato all’isola di S.Giulio e al Lago d’Orta, alla sua gente, ai suoi paesaggi e ai suoi gatti, che sono le creature e i luoghi “mitici” e indimenticabili della sua infanzia, riscattando il gioiello del Cusio dai più abusati stereotipi da cartolina. Il lago che ha affascinato Nietzsche, i viaggiatori inglesi dell’800, poeti e scrittori come Eugenio Montale, Mario Soldati, e ospitato le fantastiche storie di Gianni Rodari diventa la nostalgica, luminosa memoria e rivisitazione di un mondo che perde la sua oggettività per diventare una favola poetica, tra surreale e naif, piena di suggestioni e incanti. Non tutti sanno che il villaggio lacustre di Brolo è conosciuto come “il paese dei gatti” ed è sede anche di una associazione dedicata a questi amati animali, che Orta stessa ospita moltissimi gatti, tanto che un apprezzato scrittore appartenente al gruppo dei cosiddetti scapigliati piemontesi, Achille Giovanni Cagna, dedicò loro l’opera, oggi quasi dimenticata, “Contrada dei gatti” (1924). Nella pittura di Leigheb i gatti diventano misteriosi e affascinanti protagonisti dell’ambiente magico e stregato del lago nelle varie luci e stagioni.
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