Estrema siccità al Sud, alluvioni e rischio idrogeologico al Nord: l’Italia sta vivendo in maniera drammatica gli effetti della crisi climatica, e per farvi fronte sono sempre più urgenti quelle opere pubbliche previste dal piano per l’emergenza idrica e dal PNRR. E non solo il clima è il nemico numero uno: anche la burocrazia rappresenta un grande ostacolo. “Spesso ci si scontra con barriere burocratiche che possono provocare danni economici. È essenziale la collaborazione tra stazioni appaltanti e imprese che operano sul territorio, per tutelare chi è chiamato a prendere decisioni per perseguire e raggiungere quelle finalità pubbliche che l’opera si pone di raggiungere, anche se le procedure potrebbero non essere perfette”.
Lo ha dichiarato Mario Fossati, direttore generale Est Sesia, il maggiore consorzio di irrigazione e bonifica d’Italia, e direttore di ANBI Piemonte, in occasione della prima Giornata nazionale dell’ingegneria economica, organizzata da Ance insieme al Consiglio nazionale degli ingegneri, a cui hanno partecipato, tra gli altri, il viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, e il capo dipartimento per le opere pubbliche e politiche abitative del ministero delle Infrastrutture, Calogero Mauceri.
Fossati, che recentemente è stato nominato, in seno al Consiglio Nazionale degli Ingegneri, come membro del GTT “management” all’interno del settore dell’Ingegneria Economica, ha parlato anche dell’esperienza degli ingegneri direttori di enti pubblici e degli enti privati che svolgono compiti e finalità pubbliche, intervenendo sul tema del “principio della fiducia” previsto dal codice dei contratti, nell’era dello scuso erariale.
“Siamo ingegneri idraulici, e il nostro compito comporta la gestione, manutenzione e anche realizzazione di opere idrauliche grandi e complesse, come invasi, dighe, traverse fluviali, canali irrigatori, ma anche opere destinate alla difesa del suolo e alla prevenzione del rischio idrogeologico, come vasche di laminazione, canali scolmatori, eccetera – ha spiegato Fossati- . Opere che hanno riflessi importanti sull’economia del territorio e sulla sicurezza degli abitanti, e che comportano responsabilità altrettanto importanti da parte di tutti i soggetti coinvolti nella loro realizzazione, dai progettisti ai responsabili dei lavori. Il ruolo degli enti pubblici e dei privati che operano per perseguire finalità pubbliche è anche quello di vigilare e controllare il corretto svolgimento dei lavori, dalla fase progettuale fino alla consegna dell’opera, ha proseguito Fossati. Non è raro trovarsi di fronte a casi eccezionali che mettono a dura prova la capacità del soggetto responsabile di perseguire il miglior risultato dal punto di vista del bene pubblico. Spesso ci si scontra con barriere burocratiche che possono provocare danni economici”.
“È essenziale, per farvi fronte, la collaborazione e il rapporto virtuoso tra stazione appaltante e imprese, alla luce del fatto che in questi casi eccezionali il responsabile del procedimento può essere chiamato a prendere decisioni per perseguire e raggiungere quelle finalità pubbliche che l’opera si pone di raggiungere, anche se le procedure canoniche in condizioni particolari o di urgenza potrebbero non essere adeguate e devono essere adattate. Ecco perché, ha concluso Fossati, è fondamentale il ruolo della Corte dei Conti, che può ricoprire il ruolo di garante per le parti coinvolte”.
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