La riforma del sistema di preferenze generalizzate (SSPG) che potrebbe tutelare il riso italiano ed europeo introducendo l’automatismo della clausola di salvaguardia è al centro del dibattito a Bruxelles. C’è il fondato timore che questo traguardo possa essere vanificato e di conseguenza la produzione risicola europea esposta agli ingressi incontrollati di riso da Myanmar e Cambogia, a prezzi competitivi. L’aumento delle importazioni è già in atto in termini esponenziali.
Per questo si infittiscono le iniziative della filiera risicola italiana. Prima l’Ente Nazionale Risi che ha lanciato l’allarme riunendo tutti gli esponenti del settore. Ora l’intervento di Giuseppe Ferraris, riconfermato alla guida del gruppo riso europeo che fa capo a Copa-Cogeca, organismo che rappresenta gli agricoltori europei e le cooperative agricole. Ferraris ha sollecitato il segretario generale di Copa-Cogeca, Pekka Pesonen, a inviare una lettera a Matyas Pelant, capo della rappresentanza permanente della Repubblica Ceca all’UE, che sino al 31 dicembre 2022 esercita la presidenza di turno (il semestre). Il presidente Ferraris sostiene che non tutto è perduto, ma esistono ancora margini di manovra di negoziazioni per arrivare a un risultato positivo. la possibilità del ripristino della clausola dovrebbe essere subordinate e legata all’istituzione di di un meccanismo di “sorveglianza speciale, che potrebbe essere avviato sulla base di uno Stato membro o su propria iniziativa della Commissione”. In altre parole: un monitoraggio costante e dettagliato che registri i flussi di cereale in arrivo, con l’applicazione automatica oltre una certa soglia. “Dato che il settore agricolo può essere particolarmente vulnerabile alle perturbazioni dei mercati dell’Unione, è necessario agire immediatamente” si legge nella lettera. Ancora: “Quando uno o più stati membri vengono a conoscenza di una minaccia specifica per una parte della loro catena di approvvigionamento, dovrebbero notificare alla Commissione e chiedere se sono di loro nazionalità…la soppressione delle preferenze tariffarie si applica a decorrere dal giorno successivo alla data di pubblicazione del relativo atto di esecuzione nella Gazzetta Ufficiale Giornale dell’Unione Europea”.
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