Dall’indimenticabile Fellini a Beethoven. Il Lago Maggiore omaggia due grandi con Stresa Fstival, la rassegna musicale che torna con la prima parte che inizia come di consueto a luglio. I concerti si terranno tutti all’aperto sul Lungolago La Palazzola di Stresa.
Il via sabato 18 luglio con Fellini Jazz, un progetto di Enrico Pieranunzi che, con il suo storico trio formato da Luca Bulgarelli al contrabbasso e Mauro Beggio alla batteria, offrirà al pubblico la reinterpretazione in jazz delle musiche composte da Nino Rota per i film del grande maestro del cinema, in occasione delle celebrazioni per i cento anni dalla sua nascita.
Domenica 19 luglio Franco D’Andrea, uno dei più grandi musicisti jazz della scena contemporanea, proporrà a Stresa il progetto Intervals, frutto di una profonda ricerca e sperimentazione sul suono.
Lunedì 20 luglio Maria Pia De Vito con il pianista Julian Oliver Mazzariello. Il loro amore per il jazz, per la grande canzone d’autore americana, per l’improvvisazione applicata a linguaggi diversi, dalla musica brasiliana agli autori contemporanei, rende questo duo variegato e pieno di sorprese.
Mercoledì 22 luglio Beethoven’s Breakdown , un omaggio a un compositore pioneristico e rivoluzionario da parte di una band audace e originale: la Jazzrausch Bigband. Con una media di 120 concerti all’anno, tra Europa, America, Asia e Africa, è di una delle big band più richieste del mondo.
Giovedì 23 luglio la cantante e compositrice Francesca Gaza (considerata da Paolo Fresu una delle migliori interpreti del panorama nazionale) proporrà Lilac for people, il suo progetto di musica chamber jazz originale e sognante che contiene le suggestioni del pop e dell’elettronica. Venerdì 24 luglio Tosca. Cantante, attrice, eclettica artista con un’innata propensione alla ricerca e alla sperimentazione, Tosca ha collaborato con i più grandi artisti italiani e internazionali, tra i quali Ivano Fossati, Nicola Piovani, Ennio Morricone, Chico Buarque. A Stresa Tosca propone Direzione Morabeza, tappa iniziale di un lungo viaggio musicale.
La seconda parte di Stresa Festival – dal 20 agosto al 5 settembre al Palazzo dei Congressi – omaggerà il genio di Ludwig van Beethoven, nell’anno delle celebrazioni dei 250 anni della nascita, con tre Concerti per pianoforte e orchestra, due dei quali saranno diretti dal direttore artistico del Festival Gianandrea Noseda: apertura con Beatrice Rana e la European Union Youth Orchestra (Terzo) e con Seong-Jin Cho e la Philharmonia Zürich (Quarto), mentre il Quinto sarà interpretato da Javier Perianes, per la chiusura del Festival, con Adda Simfònica diretta da Josep Vicent (in programma anche la Settima Sinfonia di Beethoven).
Di grande rilievo l’esecuzione dell’integrale delle 32 Sonate per pianoforte di Beethoven, per la prima volta nella storia del Festival. Sono stati invitati, in sette appuntamenti imperdibili, pianisti di grande richiamo quali Andras Schiff, Fazil Say, Alexander Lonquich, Andreas Staier, Andrea Lucchesini, Pietro De Maria e Gabriele Carcano.
Altri appuntamenti beethoveniani sono previsti con la Kammerorchester Basel diretta da Heinz Holliger e il violinista Renaud Capuçon (Concerto per violino e orchestra), col Trio Wanderer (Trio n.7 op. 97 “Arciduca”), con diversi lieder tra cui An die ferne Geliebte interpretati dal tenore Ian Bostridge accompagnato dalla pianista Saskia Giorgini, e una nuova trascrizione contemporanea di Angelo Sormani, commissionata dal Festival, dello Scherzo della Terza Sinfonia eseguita da I Corni della Scala. Un’altra prima assoluta avrà luogo il 2 settembre con Aka Moon, un ensemble che presenterà una rivisitazione di musiche beethoveniane dal titolo Opus 111.
Anche quest’anno il cinema sarà presente grazie alla proiezione di due film muti del 1915: Carmen di Cecil B. DeMille e A Burlesque on Carmen di Charlie Chaplin. La serata si avvale di due colonne sonore realizzate da Timothy Brock che ha adattato i temi dell’opera di Bizet per la pellicola di DeMille e scritto musiche originali per quella di Chaplin; l’esecuzione è affidata all’Orchestra Sinfonica di Milano “Giuseppe Verdi” diretta da José Antonio Montaño,
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