Castello Sforzesco di Milano trasformato in fattoria globale dal 29 settembre al 1° ottobre con il Villaggio degli agricoltori della Coldiretti, prima tappa di un viaggio attraverso la penisola dedicato a far conoscere la grande bellezza delle mille campagne italiane e la loro straordinaria biodiversità.
Novamont di Novara, che nel 2015 ha sottoscritto un accordo strategico con Coldiretti, FAI e CAI finalizzato alla diffusione di colture per la creazione di filiere agroindustriali delle bioplastiche e dei biolubrificanti, è partner dell’iniziativa con la fornitura di stoviglie per la ristorazione in MATER-BI, la bioplastica biodegradabile e compostabile che può essere smaltita assieme agli scarti alimentari.
Il modello Novamont di bioeconomia ha permesso di sperimentare filiere agricole, come quella del cardo, che produce dal seme olio, proteine, molecole attive e nuove opportunità di ricerca valorizzando i terreni non redditizi e dando opportunità per la sostituzione delle farine proteiche con prodotti locali. Catia Bastioli, amministratore delegato di Novamont, presente all’inaugurazione del Villaggio: “Queste filiere sono un laboratorio a cielo aperto che permette di collegare la ricerca con la conoscenza e l’esperienza, in grado di generare nuovi posti di lavoro e di riconnettere l’economia con la società”. Centinaia di migliaia i visitatori di questo Villaggio. Decine i convegni. Sul palco i ministri Martina e Galletti, il presidente di Coldiretti Rioberto Moncalvo. Negli interventi al centro il tema dell’ambiente, della sostenibilità, con gli agricoltori protagonisti nell’era dei cambiamenti climatici. A loro si deve se i disastri idrogeologici in Italia non sono stati più gravi di quanto lo siano, proprio perché il ruolo di chi è rimasto a lvorare la terra è quello di sentinella e presidio.
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