Il vino fai da te sta diventando una consuetudine o un ritorno all’antico. Ma non ha niente da spartire con i kit in commercio di cui si stanno occupando le cronache.
Nulla di illegale o di scorretto. In realtà il vino fatto in casa rappresenta la ripresa di un’abitudine cara anche in molti centri delle Langhe. A Cossano Belbo, nelle Langhe, la ripropone Mauro Bongiovanni, cultore di cultura contadina e produttore di uve che poi le vende direttamente a coloro che vogliono pigiarle da sé. «E’ un’usanza antica che non dobbiamo perdere – dice -. Nulla di nuovo: era tradizione di molti comprarsi le uve dolcetto e barbera e poi trasformarle in vino. Che cosa c’è di più bello poter dire a un ospite o a un parente invitati a cena ‘’questo vino l’ho fatto quest’autunno e curato di persona?’’».
Bongiovanni vende piccoli quantitativi di uve Dolcetto, Barbera, a piemontesi che come lui concordano su questi concetti. «Basterebbe allargare il dibattito e creare dei punti informativi per i contatti tra agricoltori che hanno disponibilità e gli acquirenti potenziali. Non mi sembra sia un problema irrisolvibile. Sarebbe un punto di partenza per dare consigli, tramite enotecnici disponibili e capaci, sulla varie fasi della pigiatura e trasformazione. Ci vuole qualcuno che faccia il primo passo». Bongiovanni è contattabile al 335-5653602.
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