Falso riso biologico scoperto in provincia di Pavia. Quattordici le aziende agricole sotto accusa, nell’ambito di una indagine della Procura della Repubblica di Pavia, che ha affidato alla Guardia di Finanza e all’Unità investigativa centrale del Dipartimento repressioni frodi del Ministero dell’agricoltura il compito di effettuare perquisizioni accurate. L’attività d’indagine – come si legge nel comunicato della stessa Procura – ha avuto origine dall’analisi di specifici fattori di rischio e da approfonditi accertamenti sulle ultime annate delle produzioni di riso biologico nazionale, a partire dal 2021. Il reato ipotizzato: frode in commercio. L’intervento è stato caratterizzato dall’impiego di 100 uomini e donne tra ispettori del Dipartimento del Ministero dell’agricoltura e militari della Guardia di Finanza di Pavia ed era finalizzato a trovare e sequestrare eventuali prodotti fitosanitari ed erbicidi il cui utilizzo è vietato dalle norme regionali e nazionali in materia di coltivazione di riso biologico. Sono stati sequestrati 11.500 litri di fitofarmaci e 450 quintali di fertilizzanti e numerose confezioni vuote.
“Esprimiamo pieno sostegno e fiducia alla magistratura e agli inquirenti che hanno smascherato questa maxi frode – dichiara Paolo Carnemolla, coordinatore Unità di Crisi di FederBio-.Le criticità del comparto risicolo biologico sono note da anni. FederBio si schiara a fianco delle Regioni Lombardia e Piemonte e del ministero dell’Agricoltura. L’obiettivo è rendere più restrittive le regole di produzione e i punti di controllo in situazioni come quelle riscontrate dalla Procura di Pavia”.
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