Droni, sensori di ultima generazione e intelligenza artificiale per monitorare corsi d’acqua difficili da raggiungere. L’obiettivo è il contrasto del dissesto idrogeologico e prevenire esondazioni e altri eventi estremi frutto del cambiamento climatico. Est Sesia, il maggiore consorzio di bonifica d’Italia, e il CNR hanno avviato una collaborazione per portare in Italia il progetto europeo UAWOIS (Unmanned Airborne Water Observing System), un innovativo sistema di monitoraggio dei fiumi la cui sperimentazione ha già coinvolto Alaska, Benin, Nigeria, Germania e Svezia.
“Siamo orgogliosi di poter collaborare con il CNR IRPI per portare in Italia questo importante progetto – spiega Mario Fossati, direttore generale di Est Sesia. – Sempre più spesso ci troviamo ad affrontare eventi che pochi anni fa si ritenevano eccezionali, dall’estrema siccità del 2022 fino alle alluvioni che devastano il Piemonte. Questo progetto ci consentirà di migliorare e perfezionare le attività di monitoraggio del reticolo irriguo, sia come Est Sesia che come Coutenza Canali Cavour, a tutela del territorio e dei suoi abitanti”.
Dopo l’alluvione che ha interessato Piemonte e Valle d’Aosta, il consorzio Est Sesia per Coutenza Canali Cavour ha ospitato a Novara un team di ricerca italo-danese, guidato da Daniele Giordan, ricercatore dell’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR IRPI), che sta sviluppando una nuova generazione di sensori da installare su droni nell’ambito del progetto Europeo UAWOIS https://uawos.dtu.dk/.
Il progetto UAWOS, finanziato dalla Comunità Europea nell’ambito dei progetti HORIZON 2020, sviluppa una tecnologia di “rilevamento idrometrico aereo e senza contatto”, ovvero droni comandati da remoto, per poter fornire nuovi strumenti osservare, esplorare e controllare i corsi d’acqua, raccogliendo grandi quantità di dati per poter meglio affrontare le problematiche relative all’adattamento ai cambiamenti climatici, alla valutazione del rischio di alluvioni e alla sorveglianza/gestione di eventi idrologici estremi. UAWOS stima che questa tecnologia possa essere da due a tre volte meno costosa dei sistemi di monitoraggio tradizionale. In particolare, sarà un’utile risorsa per il monitoraggio dei ghiacciai delle Alpi, da tempo minacciati seriamente dalle conseguenze della crisi climatica in atto.
Il progetto impiega droni equipaggiati con sensori in grado di rilevare la batimetria (la profondità e la morfologia dei fondali dei bacini idrici), la velocità superficiale dell’acqua e l’altezza del pelo libero per il monitoraggio di corsi o bacini d’acqua difficili da raggiungere o economicamente dispendiosi per essere monitorati. Tra i vari casi di studio previsti in Europa e in altri continenti, il progetto ha anche inserito l’area del Po nei pressi di Settimo Torinese e Chivasso e la parte terminale dell’Orco, oltre a un’altra sperimentazione sull’Adige. La base operativa per l’esecuzione delle attività di calibrazione e per l’installazione di parte della strumentazione necessaria per l’esecuzione delle misure è stata la traversa del canale Cavour a Chivasso.
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