Gestire le erbe infestanti in ambito urbano in modalità ecosostenibile: una sfida che la Regione Piemonte, assieme alla Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione in Agricoltura Agrion, ha voluto cogliere per provare a dare risposte concrete, indirizzate soprattutto agli enti locali piemontesi.
Le aree verdi extra agricole rappresentano il 17% del territorio nazionale, una percentuale significativa se si pensa che i terreni agricoli rappresentano invece il 44% del territorio nazionale. Ogni cittadino ha a disposizione in media 33 mq di aree verdi, occorre dunque immaginare e programmare una gestione di questi spazi che sia sempre più ecosostenibile, libera dall’uso di prodotti fitosanitari impattanti e altre sostanze potenzialmente dannose per la salute.
Al convegno che si è tenuto al Circolo dei Lettori di Torino, organizzato dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte, insieme ad Agrion, sono stati presentati i primi risultati ottenuti da sperimentazioni portate avanti in alcune aree urbane piemontesi. Sperimentazioni con tecniche innovative, senza l’utilizzo di glifosate.
“E’ davvero importante occuparsi degli spazi verdi da un punto di vista di gestione ecosostenible – spiega l’assessore regionale all’Agricoltura, Giorgio Ferrero -. Spesso le aree verdi urbane vengono sottovalutate in termini di impatto complessivo sul territorio nazionale e invece i dati ci dicono che sono aree che meritano una riflessione importante in merito alla loro gestione. Si tratta inoltre di spazi che sono a stretto contatto con i cittadini nella vita quotidiana e dunque è necessario pensare e programmare modalità di gestione nuove, diverse, che guardino a una ecocompatibilità complessiva sui territori. Le sperimentazioni che Agrion ha portato avanti nei mesi scorsi ci permettono dunque di avere basi concrete da cui partire per riflessioni condivise sul futuro della gestione delle aree verdi. Le sperimentazioni sono servite per capire quali metodologie è possibile portare avanti per una gestione libera da prodotti fitosanitari impattanti. Lanceremo queste nuove modalità e chiederemo ad alcuni Comuni piemontesi di seguire queste nuove tecniche, aiutandoli e assistendoli nell’avvio dei processi”.
“Quando si parla di sostenibilità ambientale si deve iniziare a pensare anche a una migliore gestione del verde pubblico – spiega il presidente della Fondazione Agrion, Giacomo Ballari –. L’attenzione è spesso concentrata solo sull’agricoltura ma sono tantissimi gli spazi verdi che oggi vengono gestiti principalmente con impiego di pesticidi prodotti fitosanitari e che invece meriterebbero una gestione più ecosostenibile vista anche la stretta ‘vicinanza’ con i cittadini. La nostra Fondazione guarda con grande impegno all’agricoltura sostenibile e ci siamo resi conto che la sfida della gestione delle aree verdi merita una ricerca e un approfondimento altrettanto significativi. Dobbiamo arrivare ad una modalità di gestione diversa rispetto a quella attuale. Abbiamo avviato così nei mesi scorsi, in accordo con la Regione, una prima sperimentazione e oggi i dati raccolti ci permettono di dare indicazioni precise e sostenute da dati oggettivi ad altri Comuni piemontesi”.
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