Non solo cinghiali e caprioli, ma anche lupi. In provincia di Torino, ad Airasca, un giovane esemplare di lupo è stato investito da un’auto: l’episodio conferma che il predatore per eccellenza è arrivato alla periferia delle città. Già la scorsa estate alcuni allevatori residenti in Val di Susa avevano segnalato con preoccupazione la presenza di branchi di lupi nella zona degli alpeggi di Rocciamelone. L’esemplare avvistato e ucciso ad Airasca qualche giorno fa sollecita opportuni interventi per prevenire situazioni di pericolo. Gli esperti spiegano che la presenza dei lupi in collina segue quella dei grandi erbivori, loro prede. Più in generale, l’aumento degli esemplari di fauna selvatica alle porte della città è anche collegato alla crescita della superficie boschiva laddove un tempo c’erano campi coltivati.Il presidente di Confagricoltura Torino Paolo Dentis sollecita provvedimenti urgenti: “La presenza dei predatori ha superato il livello di guardia non solo nella nostra provincia, poiché abbiamo segnalazioni preoccupanti anche dal Cuneese e dal Novarese – afferma – Gli episodi di attacchi da parte dei lupi hanno riguardato, la scorsa estate, alcune mandrie di capi bovini e di greggi di ovi-caprini, ma la loro presenza vicino alle città potrebbe minacciare anche le persone, oltre a causare incidenti, come è avvenuto ad Airasca”.
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