Il campo sperimentale di riso TEA (Tecniche di evoluzione assistita) è stato vandalizzato e distrutto da ecoterroristi o vandali non meglio identificati che hanno agito di notte. La risaia era nell’azienda Cascina Erbatici a Mezzana Bigli, in provincia di Pavia.
“Un atto gravissimo. Ci aspettiamo che i responsabili vengano identificati e puniti. Hanno sabotato anni di studio e il futuro della nostra agricoltura”.
Lo ha detto Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte, esprimendo al contempo vicinanza e solidarietà a Federico Radice Fossati, imprenditore storico socio di Confagricoltura Lombardia, che aveva messo a disposizione i propri terreni per ospitare la semina di un riso capace di resistere al fungo responsabile della malattia nota come brusone, grazie alla ricerca genomica frutto del lavoro portato avanti per anni con l’Università degli Studi di Milano.
“Un episodio gravissimo che compromette il cammino della ricerca scientifica, una sperimentazione fondamentale per l’agricoltura italiana, finalizzata a trovare soluzioni ai cambiamenti climatici e alle fitopatie che colpiscono intere produzioni” conclude Allasia, auspicando che attraverso una comunicazione competente in materia possa venir evidenziato il ruolo significativo delle Tecniche di Evoluzione Assistita nel favorire un settore primario e un comparto, quello risicolo, sempre più sostenibile e all’avanguardia.
“Il campo sperimentale RIS8imo – concludono Vittoria Brambilla e Fabio Fornara, professori dell’Università degli Studi di Milano e responsabili della ricerca – ha uno sviluppo con le Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA) grazie all’Università Statale di Milano. E ha l’obiettivo di contribuire ad abbattere l’impiego di fungicidi. Ciò nell’ottica di un’agricoltura sostenibile e di qualità. Un’innovazione necessaria per affrontare le sfide dell’agricoltura di oggi e di domani. Come scienziati pubblici esprimiamo sconcerto e tristezza per aver subito una violenza ingiustificata, frutto di oscurantismo e pulsioni antiscientifiche”.
L’Associazione Industrie Risiere Italiane “condanna fermamente il gesto criminale che ha portato alla distruzione del campo che ospitava la prima sperimentazione italiana di una varietà di riso ottenuta con TEA. Qualsiasi atto di violenza spinto da argomentazioni scientificamente immotivate desta sconcerto: in alcun modo il dissenso nei riguardi di una iniziativa può essere espresso attraverso la negazione della stessa. La compromissione dell’esperimento della professoressa Brambilla non colpisce solo per brutalità dell’atto in sé, ma anche e soprattutto per il disprezzo emerso nei confronti degli anni di studio e di ricerca, degli investimenti fatti e delle aspettative di chi, come AIRI, vede in queste tecnologie delle potenzialità per il benessere umano e ambientale. Per questo riteniamo fondamentale che le istituzioni siano compatte e decise, in primis consentendo alla ricerca di proseguire là dove è stata interrotta, prorogando i termini per poter portare avanti le sperimentazioni in campo TEA e garantendo la sicurezza e la riservatezza del sito che ospiterà il prossimo esperimento; parallelamente, riteniamo opportuno che si avvii una riflessione sull’importanza di una corretta comunicazione e divulgazione scientifica nei riguardi della collettività in materia di biotecnologie”.
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