“Dimenticati, isolati e senz’acqua corrente per quattro giorni. Nessun collegamento per arrivare ad Acqui Terme se non una strada alternativa, impraticabile e rischiosissima. Manca la sicurezza e ci sentiamo praticamente azzerati, le attività economiche al collasso. La strada provinciale 210 interrotta da continue frane ed ora iniziano a mancare anche i beni di prima necessità”.
Questo grido d’allarme (e di dolore) è di Stefania Grandinetti, presidente Terranostra Piemonte e Terranostra Alessandria (Coldiretti), titolare dell’agriturismo “Le Piagge” di Ponzone, ed è anche la storia emblematica di un territorio che il maltempo delle ultime settimane ha messo in ginocchio, un dissesto idrogeologico che ha messo in luce la fragilità dell’Italia intera, dove la mancanza di una mirata politica di salvaguardia del suolo ha portato a dover fare i conti con emergenze difficili da gestire. E a subire sono state anche centinaia di aziende agricole piemontesi.
“Per raggiungere Acqui Terme dobbiamo passare da Cassinelle, Molare e Cremolino con grave disagio e spreco di tempo e, soprattutto, mettendo a rischio l’incolumità – continua Grandinetti – Ci stiamo avvicinando al Natale, nel mio agriturismo avevo già molte prenotazioni, ho dovuto chiamare e annullare tutte le richieste, nessuno sa ipotizzare quando sarà il ritorno alla normalità e quando nuovamente renderanno agibili strade e collegamenti. Siamo agricoltori, non ci lasciamo abbattere, siamo abituati ad affrontare le difficoltà ma chiediamo alle istituzioni di non lasciarci soli e di mettere in mettere la sicurezza delle persone al primo posto. Al momento è importante non rimuovere le transenne che impediscono la circolazione perchè il pericolo è di finire in una delle tante voragini”.
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