Le pressioni, l’insistenza e la determinazione dell’Italia su Bruxelles contro le importazioni a dazio zero dai PMA (Paesi meno avanzati) che mettoni in crisi la risicoltura europea e italiana, hanno avuto un primo, importante effetto. La Commissione ha formalmente annunciato che dal 13 al 15 luglio invierà una delegazione, composta da funzionari della Direzione generale Commercio e Direzione generale Agricoltura in Cambogia, per tentare di trovare una soluzione. A fine campagna – sottolinea una nota dell’Ente Nazionale Risi – sul mercato comunitario si registrerà il record assoluto di importazione e l’incremento delle scorte. La decisione arriva dopo che la delegazione italiana (composta dal Ministero dell’Agricoltura e Ente Nazionale Risi) con le delegazioni spagnola, greca, e portoghese durante il comitato di gestione del 30 giugno ha richiesto con decisione alla Commissione di adottare urgenti soluzioni.
Paolo Carrà, presidente Ente Risi: <Mi auguro che questa sia la volta buona. L’annuncio dell’invio di una delegazione in Cambogia era stato anticipato dal vicedirettore generale della Commissione, l’olandese Korte, durante la sua visita al Centro Ricerche Ente Risi. Ora è stata ufficializzata. Seriamo che nonsia l’ennesima presa in giro. Lo scorso anno un delegazione era già stata in Cambogia d aveva avuto assicurazione che ci sarebbe stata una frenata dell’export di riso verso l’Ue. E’ accaduto esattamente l’opporto, con un incremento del 34 per cento. Positiva è stata comunque l’unità d’intenti con gli spagnoli, i greci e portoghesi, perché rafforza una linea comune>.
(Nella foto: immagine del padiglione dell Cambogia nel cluster del riso di Expo 2015)
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