I risicoltori potranno fare uso di alcuni agrofarmaci il cui utilizzo era in forse. Infatti, accogliendo le richieste delle associazioni agricole e di Ente Nazionale Risi, sono stati firmati i decreti per le sostanze attive Propanile e Napropamide distribuiti da UPL Italia, per la sostanza attiva Pretilachlor Syngenta e per la sostanza attiva Quinclorac distribuito da BASF.
Il propanile, nella campagna 2017, sarà messo sul mercato con il nome commerciale STAM NOVEL FLO 2017. Appartenente alla famiglia delle Ammidi, il propanile agisce sulla fotosintesi inibendo il fotosistema II ed è utile in post emergenza in miscela con i prodotti ormonici per il controllo di Alismatacee e Ciperacee.
Il Pretilachlor, che per la campagna 2017 verrà commercializzato con il nome di RIFIT 500 EC, appartiene alla famiglia delle Cloroacetammidi e agisce inibendo la divisione cellulare. Pretilachlor è efficacie contro le principali infestanti della risaia quali Alisme spp., Zigolo delle risaie (Cyperus difformis), giavoni (Echinochloa spp.), Heteranthera spp. e quadrettone (Schoenoplectus mucronatus).
Il Quinclorac, che per la campagna 2017 verrà commercializzato con il nome di FACET FL, appartiene alla famiglia delle Chinoline e agisce sulla sintesi della parete cellulare. FACET FL è efficace contro i giavoni (Echinochloa spp.) e, in particolare, sul “giavone bianco”, caratterizzato da una germinazione a scalare non normalmente controllato con gli altri erbicidi. Questo p.a. viene applicato in post-emergenza. A causa del suo ritrovamento nelle acque superficiali è soggetto a limitazione in Regione Piemonte e Regione Lombardia.
Per questi 3 principi attivi è vietato l’uso nella aree SIC e ZPS classificate come siti della rete ecologica europea NATURA 2000.
La napropamide, che per la campagna 2017 verrà commercializzato con il nome di DEVRINOL F, è caratterizzato dal meccanismo d’azione K3 che agisce sulla divisione cellulare. Risulta già registrato sia a livello UE che in Itlia su colture diverse dal riso. Questo ericida deve essere applicato in pre-semina nella semina in acqua e in pre-emergenza nella semina interrata e i suoi principali target sono Alismatacee, Giavoni (Echinochloa spp.) ed Heteranthera spp.
Per questo principio attivo è autorizzato l’uso nella aree SIC e ZPS classificate come siti della rete ecologica europea NATURA 2000.
Si coglie l’occasione per ricordare che al fine di ottenere i migliori risultati di efficacia nell’utilizzo dei prodotti fitosanitari occorre seguire scrupolosamente le indicazioni riportate in etichetta di ciascun prodotto, seguendo le precauzioni operative atte a ridurre il rischio per l’uomo e per l’ambiente.
Sempre sul fronte degli agrofarmaci le altre novità riguardano il triciclazolo. Il regolamento che abbasserà il limite da 1 mg/kg a 0,1 mg/kg non entrerà in vigore prima di giugno 2017 (data presunta) e riguarderà la produzione 2017 e successive. Per le produzioni 2016 e precedenti lo scorso 17 febbraio è stata votata una deroga che permetterà la loro commercializzazione con limite vecchio cioè 1 mg/kg. Quindi per il risone stoccato degli anni 2016 e precedenti è consentita la normale commercializzazione senza limitazioni giuridiche di tempo. A fronte di questa differenziazione nei limiti di triciclazolo sarà fondamentale effettuare uno stoccaggio separato tra produzione 2017 e rimanenze delle annate precedenti
Intanto il comitato per la valutazione dei rischi (RAC) dell’ European Chemicals Agency (ECHA) ha concluso che i dati scientifici disponibili non hanno soddisfatto i criteri per la classificazione del glifosate come agente cancerogeno, mutageno o tossico per la riproduzione.
Durante gli studi, il comitato ha avuto il pieno accesso ai rapporti originali degli studi condotti dall’industria detentrice della molecola, valutando tutti i dati scientifici, comprese le comunicazioni scientificamente rilevanti ricevute nel corso della consultazione pubblica nel 2016.
Il RAC aveva svolto la prima discussione sul glifosate con le parti interessate durante il 39th meeting del comitato svoltasi nel dicembre 2016.
Questo studio con i dati in esso contenuti verranno adottati dalla Commissione e dagli Stati Membri al momento del rinnovo dell’autorizzazione del glifosate come sostanza attiva per l’utilizzo in agricoltura. Seguendo l’iter europeo questo processo avverrà verso la fine dell’anno
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