Arrivano da tutto il mondo, sulle rive del Lago Maggiore, i buyer per la sedicesima edizione di Biteg (Borsa internazionale del turismo enogastronomico). Appuntamento al Regina Palace Hotel di Stresa, dal 23 al 26 ottobre.
E’ Il più importante evento italiano dedicato agli operatori del settore. Settanta gli operatori da 23 Paesi (Australia, Austria, Belgio, Brasile, Canada, Cina, Corea del Sud, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Irlanda, Norvegia, Olanda, Polonia, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia, Uk e Usa).
“La Biteg si ripresenta con un’edizione il cui orientamento ai mercati internazionali – sottolinea Antonella Parigi, assessore alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte – si esprime con una collocazione che si lega a Expo 2015: sia per il periodo individuato – l’ultima settimana dell’Esposizione – sia per la scelta come location del suggestivo Distretto dei Laghi, facilmente raggiungibile dal sito di Rho come dall’aeroporto di Malpensa. Una BITEG rinnovata rispetto al passato, con diverse novità che si annunciano capaci di rendere il workshop quanto mai incisivo ed efficace”.
BITEG 2015 è realizzata in sinergia con il Distretto turistico dei Laghi e Monti dell’Ossola e con le altre Atl piemontesi che hanno contribuito alla realizzazione degli educational tour sui propri territori. La Borsa può contare, quest’anno, anche sulla partnership con “La Scuola di Stresa”: gli studenti della classe III del corso tecnico turistico dell’Istituto Erminio Maggia supporteranno, infatti, l’accoglienza degli operatori e animeranno le pagine social legate all’evento.
Il turismo del gusto vale il 30% della spesa turistica in Italia, con un giro d’affari stimato in circa 11 miliardi di euro (Fonte Coldiretti 2015).
La spesa media per viaggio enogastronomico è di circa 193 euro e il nostro Paese detiene ancora il primato in Europa, grazie a 4.886 prodotti tradizionali censiti a livello regionale, 272 specialità Dop e Igp riconosciute a livello comunitario, 415 vini Doc e Docg, e quasi 21mila agriturismi, 1/3 dei quali sia alloggio che ristorazione.
L’enogastronomia è considerata, a livello internazionale, un aspetto fondamentale del Made in Italy, insieme all’arte e alla moda: due stranieri su tre considerano la cultura e il cibo la principale motivazione del viaggio in Italia (in particolare Francia, USA, Regno Unito e Paesi Bassi).
I cosiddetti foodies sono per il 54% uomini e per il 46% donne, compresi soprattutto nella fascia d’età 35-44 anni e con un diploma di scuola superiore (Ricerca Episteme 2013).
Anche in Piemonte, nel 2014, le colline Unesco e il prodotto enogastronomico si sono confermati una meta sempre più internazionale, con un incremento generale degli arrivi del 2% circa e oltre 1,6 milioni di pernottamenti, metà dei quali in arrivo dall’estero. In testa Svizzera, Germania e BeNeLux, con una buona crescita di Usa e Regno Unito e il boom della Cina, mercato emergente con una crescita delle presenze che sfiora il 50%
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