Da Copenaghen alla tenuta Aranuova di Vercelli, dove domenica 3 ottobre, alle 17, si svolgerà una “merenda sinoira”. Protagonista La Strada del Riso Vercellese, presieduta da Massimo Biloni.
Nella capitale danese si è svolto un tour gastronomico. La prima serata si è svolta al San Giorgio premiato tra i migliori ristoranti italiani a Copenaghen dalla guida Gambero Rosso 2018, 2019 e 2020 e classificato al numero 36 tra i primi 50 nella guida “Top Italy, i migliori ristoranti italiani nel mondo 2019”. Un bel biglietto da visita per il riso vercellese, inserito in tre versioni nel menù della serata: un risotto dal mare, con riso Arborio classico Cascina Oschiena, bianco e nero di calamaro; risotto dalla montagne, con riso Carnaroli classico Riso Scagliotti, crema di porcini e bottarga di muggine; risotto vegetariano, con riso S. Andrea Terre Alte di Villarboit, pomodoro e burrata. Alla serata hanno partecipato operatori del settore food, importatori e giornalisti, interessati a conoscere i produttori del riso vercellese di qualità. La serata è stata introdotta con una presentazione sul riso italiano e sul risotto a cura di Massimo Biloni, presidente della Strada del Riso Vercellese di Qualità, e Valentina Masotti, autrice e sommelier del riso. Durante la serata le aziende coinvolte hanno presentato il proprio riso, raccontando le caratteristiche particolari del territorio in cui coltivano. Ha iniziato Alice Cerutti, già presidente della Strada, presentando Cascina Oschiena e le opere realizzate per rendere la coltivazione del riso sostenibile e compatibile con la biodiversità del territorio. E’ seguita la presentazione di Edoardo Scagliotti, giovane imprenditore agricolo, che ha presentato le peculiarità di Riso Scagliotti, azienda agricola a conduzione familiare immersa nel Parco del Po Piemontese. Ha chiuso la serata Giacomo Buffa che, insieme alla sorella Caterina, ha ereditato l’azienda agricola di famiglia, dove coltiva riso Carnaroli e S. Andrea, tipica varietà della zona di Baraggia.
Poi è stata la volta del “Drink&Bite: discover the Piedmontese taste!”, all’indomani della dodicesima edizione del Barolo & Friends Event di Copenaghen.
L’evento wine&food si è svolto alla Frederiksberg Mad- Og Kulturhus, la casa del cibo e della cultura del quartiere Frederiksberg, in una zona molto centrale della città. E’ stata allestita un’area show cooking con cucina a vista dove Bruna Valdano dell’Azienda Agricola Riso Scagliotti ha preparato il riso Carnaroli con vino rosso piemontese e bacon in una doppia sessione: 75 commensali dalle 16.00 alle 18.00 e altri 75 dalle 19.00 alle 21.00, per un totale di 150 partecipanti.
Le prossime tappe della Strada del Riso Vercellese di Qualità verso l’estero: in Svezia, il 26 gennaio 2022, anche questa volta insieme al Consorzio I vini del Piemonte.
Domenica 3 ottobre invece andrà in scena “Riso sano in corpore sano”. Il primo intervento sarà tenuto da Maria Luisa Berti, Dirigente medico SIAN S.C. Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione, che presenterà il Progetto “Dedalo,volare sugli anni” e parlerà del corretto stile di vita alimentare come fattore di prevenzione e promozione della salute. D’altronde “Dedalo – volare sugli anni” è un progetto avviato nel 2017 dalla ASL di Vercelli, con il coinvolgimento del Comune e dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale, che ha come obiettivo principale la prevenzione delle Malattie Croniche Non Trasmissibili (MCNT), responsabili di circa l’80% dei decessi nei paesi occidentali.
Al riso vercellese saranno abbinati prodotti di qualità, tracciabili e del territorio, raccontati da Roberto Sambo, referente regionale della biodiversità e dei Presìdi Slow Food.
Le principali varietà di riso italiane, con focus sul vercellese, saranno raccontate da Massimo Biloni, Presidente della Strada del riso Vercellese di Qualità e co-fondatore di Acquaverderiso, società di formazione per Sommelier del Riso. Insieme al Consigliere Edoardo Rosso, moderatore dell’evento, Biloni mostrerà le differenze tra le diverse cultivar dal campo alla tavola: “Sono più di 200 i risi italiani iscritti al registro nazionale, circa una ventina i più coltivati, ma spesso i risi conosciuti dal consumatore si contano sulle dita d’una mano”. L’importanza di conoscere le cultivar del territorio e i loro usi in cucina, consente di valorizzare al meglio il riso con gli ingredienti più adatti, per abbinare la salubrità di un piatto l’irrinunciabile appagamento dei sensi.
“Mangiare è un piacere, per questo è importante che gli ingredienti sani siano abbinati a ricette gustose” spiega Valentina Masotti, Sommelier del riso e autrice insieme a Massimo Biloni e Paolo Massobrio de “Il libro del riso italiano”, Cairo Editore. Importante è scegliere la giusta varietà di riso per ogni ricetta: dai tondi per le minestre ai chicchi più grandi per i risotti, ma anche risi integrali per insalate e risi aromatici dal chicco allungato per contorni. I risi rossi e neri, integrali e dalle ottime proprietà nutrizionali, sono molto apprezzati per ricette della cucina internazionale, così come i risi tondi cristallini da sushi..
La merenda sinoira continuerà a buffet con le ricette pensate da Dedalo e Slow Food insieme ad Alvise Racioppi, servite dal catering del suo ristorante “Borgo Antico” di Borgo Vercelli alla Tenuta Aranuova di Mirko Regis, in Strada Provinciale 5 a Vercelli. Tra gli ingredienti utilizzati nelle preparazioni si contano ben 5 presìdi Slow Food.
L’evento è aperto al pubblico e a numero limitato con obbligo di Green Pass, in osservanza della vigente normativa Covid 19. Il costo per persona è di 12 euro a persona con bambini gratis fino agli 11 anni.
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