di Gianfranco Quaglia
Nacque prima l’uovo o la gallina? Su questo amletico quesito si sono cimentati in tanti, senza mai dare una risposta esauriente. E il vino ha origini precedenti a quelle del riso? Sono due alimenti antichissimi, ma qui la storia ci viene in aiuto: sicuramente il primo dei due, perché sono state trovate tracce di vitis vinifera risalenti a 300 mila anni fa. Nessun dubbio dunque, considerando che la graminacea Oryza Sativa (cioè il riso) ebbe i suoi natali in Estremo Oriente (probabilmente Cina) circa 7 mila anni fa. L’uno e l’altro, questi alimenti, appartengono comunque alla storia del Pianeta Terra e all’umanità. Forse è per questo che il senatore Dario Stefàno, pugliese, ha presentato un disegno di legge che tende a rendere obbligatorio lo studio della storia e della civiltà enoica nelle scuole italiane. Nessun invito a largheggiare con i consumi, al contrario la promozione di una migliore conoscenza e consapevolezza. Questo il senso della proposta ribadita al recente congresso di Assoenologi che si è tenuto a Verona.
Lo studio del vino nelle scuole potrebbe contribuire anche a rinsaldare il rapporto tra nuove generazioni e mondo rurale, le nostre radici. A conoscere meglio da dove proveniamo e quali sono stati gli elementi fondanti della nostra civiltà, visto che la scuola ha rinunciato da tempo all’educazione civica. Ma allora perché non pensare anche alla cultura del riso, il cereale che sfama oltre la metà della Terra e senza il quale non sarebbe e non sarà possibile vincere la grande sfida del futuro segnato da un aumento di popolazione. Un pensiero va alle ragazze e ai ragazzi che abitano nella più importante area risicola europea, Vercelli-Novara-Pavia, cui appartengono storia ed economia che ruotano attorno alla coltivazione del riso. La generazione 2.0 arriva da lì, che ne sia consapevole o lo ignori. Ecco perché non sembra troppo azzardato suggerire un <ripasso> delle radici. Se non come materia obbligatoria, almeno nell’ottica di una conoscenza o di una ricerca specifica su questa terra del riso, la <Riceland> d’Italia.
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