Vertice sul caporalato in agricoltura. Il prefetto Maurizio Falco, commissario straordinario del Governo per l’attuazione della misura del Pnrr finalizzata al superamento degli insediamenti abusivi per combattere lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura, è stato in Piemonte per vedere da vicino uno di quelli che ha classificato tra i migliori esempi italiani, ovvero Saluzzo e paesi limitrofi.
Prima al Grattacielo Piemonte per incontrare il vicepresidente della Regione Elena Chiorino e gli assessori all’Immigrazione e Sicurezza Enrico Bussalino, all’Agricoltura Paolo Bongioanni e alla Montagna Marco Gallo, con il viceprefetto di Torino Michele Lastella in qualità di coordinamento delle Prefetture piemontesi, il prefetto di Cuneo Mariano Savastano e il vice prefetto di Cuneo Maria Antonietta Bambagiotti.
Poi i rappresentanti della Regione, il commissario Falco e il prefetto Savastano si sono recati nel Municipio di Saluzzo, capofila del progetto beneficiario delle risorse Pnrr, per incontrare il sindaco Franco Demaria e fare il punto sullo stato di avanzamento della progettualità e del piano di azione locale con i sindaci e rappresentanti dei Comuni di Savigliano, Manta, Scarnafigi, Verzuolo, Lagnasco, Busca e Tarantasca, che ne sono enti attuatori esterni.
“Oggi abbiamo avuto la dimostrazione tangibile di quanto sia alto il livello di attenzione che il Governo Meloni ha, insieme ai ministri Calderone, Lollobrigida e Piantedosi, nel contrasto al caporalato. Ringrazio il commissario Falco per l’attenzione che dedica al nostro territorio e per la determinazione nell’attuazione del suo mandato – ha affermato il vicepresidente Chiorino – divenuto esempio di buona pratica grazie al lavoro che ha saputo fare il Saluzzese. Ricordo anche che la Regione ha istituito un tavolo di coordinamento per la lotta al caporalato, fortemente voluto dal presidente Cirio, proprio per garantire la dignità di queste forme di occupazione, oltre alla sicurezza dei lavoratori con l’ordinanza anti-caldo”.
“Ho trovato in Piemonte un modello virtuoso che merita di essere d’esempio a livello nazionale. Un sistema che si muove in modo sinergico e in chiave di prospettiva – ha sottolineato il commissario Falco – Saluzzo e il suo territorio saranno quindi in prima fila per ottenere le risorse adeguate per la realizzazione delle strutture ancora necessarie ad aumentare i posti a disposizione per i lavoratori, ergendo così un muro contro l’illegalità e creando una sponda verso lo sviluppo economico”.
Per l’assessore Enrico Bussalino “la presenza del commissario testimonia l’attenzione costante del Governo su un tema di fondamentale importanza, su cui la nostra Regione pone da sempre la massima attenzione. Il Protocollo Saluzzo sta mostrando risultati positivi e proseguiremo su questa strada”.
L’assessore Paolo Bongioanni ha condiviso “la scelta di andare in visita sui territori per capirne le problematiche e individuare le soluzioni per risolverle” ed ha elogiato quanto finora fatto per dare una soluzione abitativa a questa tipologia di lavoratori stagionali”. Ha poi detto che è “fondamentale contrastare il fenomeno e coloro che agiscono nell’illegalità nel rispetto dei lavoratori e anche delle tante aziende serie e d’eccellenza che contribuiscono ogni giorno alla crescita del Piemonte e dell’Italia”.
L’assessore Marco Gallo ha ricordato quanto vissuto in prima persona come sindaco di Busca “per arrivare ad elaborare soluzioni che hanno portato risultati importanti” ed ha auspicato che accettino di essere coinvolti anche gli altri 30 Comuni del distretto della frutta.
“Io mi sono insediato da poche settimane e non ho potuto che prendere atto dell’ottimo lavoro svolto in questi anni, non soltanto dalle istituzioni e dalle forze dell’ordine ma da tutto il sistema territoriale – ha dichiarato il prefetto Savastano – Quello del caporalato e dello sfruttamento in agricoltura è un fenomeno che purtroppo esiste, ma su questo territorio si sono gettate le basi concrete per fronteggiarlo e superarlo”.
Il sindaco di Saluzzo Demaria ha sostenuto che “i lavoratori stagionali per noi sono una risorsa e non un problema in un territorio dove il tempo della raccolta della frutta si è allargato da maggio a novembre, pertanto si deve continuare ad offrire loro una sistemazione adeguata. Entro fine settembre predisporremo al commissario la documentazione richiesta. Stiamo lavorando per allargare la rete dell’accoglienza, che oggi coinvolge solo 10 Comuni dei 44 che costituiscono il distretto frutticolo”.
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