Sono quasi 2 milioni gli ettari di superfici agricole a coltura biologica, aumentati del 3% rispetto al 2017 e del 75% rispetto al 2010. Una superficie grande quanto la Puglia e pari al 15,5% della Superficie agricola utilizzata nazionale. Gli operatori attivi sono 79.000 in crescita di oltre il 4% rispetto all’anno precedente. Questi i dati presentati al Sana di Bologna (il salone sul bio) dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestati e del Turismo.
Dati importanti che confermano il ruolo di leadership dell’Italia in Europa e nel mondo per il comparto biologico, ai vertici nella produzione e nella trasformazione: le aziende italiane scommettono sul bio e sulla sostenibilità. Numeri in aumento anche sul fronte dei consumi (+102% dal 2013 a oggi) con una progressiva ridistribuzione delle vendite sui diversi canali. Fra gli appuntamenti il SANA Academy con il convegno “Reazioni avverse agli alimenti: allergie e intolleranze alimentari” dove si è parlato di allergie alimentari, reazioni avverse dell’organismo mediate dal sistema immunitario, a confronto con le sempre più numerose intolleranze che possono avere origine metabolica o farmacologica. Relatrice dell’intervento Patrizia Restani (professore ordinario in Chimica degli Alimenti dell’Università degli Studi di Milano) che nella sua relazione ha aperto una finestra su una importante patologia autoimmune, la celiachia, malattia che dipende da una reazione nei confronti del glutine, o meglio di alcune proteine del frumento, orzo, segale, farro e alcuni altri cereali meno noti. Chiara Di Lorenzo (ricercatore in Chimica degli Alimenti presso il Dipartimento di Scienze farmacologiche e Biomolecolari dell’Università degli Studi di Milano) ha invece trattato un tema attuale, e spesso sottovalutato, legato all’ampio utilizzo di integratori alimentari contenenti ingredienti di origine vegetale: le possibili “Interazioni tra alimenti, integratori botanici e farmaci”, con particolare attenzione a quelle con più elevato grado di causalità. Gli integratori alimentari contenenti botanicals (Plant Food Supplements – PFS) sono tra i prodotti maggiormente impiegati dai consumatori: si stima, infatti, che circa il 20% ne utilizzi almeno uno durante l’anno. I sistemi fisiologici maggiormente coinvolti in eventi avversi dovuti a interazioni sono il sistema gastrointestinale, il sistema nervoso centrale e quello cardiovascolare, e tra le piante più comunemente implicate si annoverano la valeriana, il tè verde, il ginkgo biloba e l’Iperico. All’incontro “Eco-prodotto in eco pack: un passaporto per l’export?” – organizzato da SANA, in collaborazione con la rivista COM.PACK – è Patrizia Perego (Food Engineering Lab del Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica e Ambientale dell’Università di Genova) che si è concentrata su come valorizzare i residui dell’industria agroalimentare estraendo molecole nobili per produrre farmaci, cosmetici e bio-packaging. Massimo Zonca (Packaging and Process Technologies Expert) ha affrontato il tema dell’adozione di biomateriali per il packaging e delle implicazioni di un approccio al confezionamento secondo obiettivi di sostenibilità ambientale, mentre Antonella Simone (analista finanziaria e socia fondatrice di EXSSA) ha analizzato la funzione dell’eco-packaging, che trasforma la confezione da potenziale rifiuto in asset. Ogni prodotto un’idea: a SANA Novità innovazione e creatività si mettono al servizio di sostenibilità e benessere. Le 950 referenze che partecipano alla mostra allestita al Centro Servizi di BolognaFiere rappresentano quanto di meglio è stato studiato e realizzato nell’ultimo anno dalle aziende espositrici di SANA per l’intero comparto biologico e naturale. I prodotti di SANA Novità sono suddivisi nelle tre categorie di manifestazione: Food (44%), Care&Beauty (48%) e Green Lifestyle (8%). Tutti caratterizzati da una sempre più chiara attenzione alla salvaguardia dell’ambiente che – come dimostrano le soluzioni esposte in Fiera – può trovare applicazione nei più diversi ambiti della quotidianità. LE ULTIME TENDENZE A SANA Numerosi gli spunti interessanti per pubblico e operatori. Nel settore alimentazione si nota innanzi tutto la capillarità dell’offerta, che spazia dal burro vegetale di mandorle alla bio-tisana al pomodoro, dalle caramelle al chewing-gum naturali, dall’olio alle farine, dal caffè ai liquori, dalla frutta essiccata al porridge ayurvedico, ai mental drink. Interessante, perché dà voce a un fenomeno in crescita in ambito food, è la maggiore consapevolezza sul fronte eco-pack. La pasta, per esempio – proposta in tanti formati e in tante varietà, come quella con grano saraceno fermentato a bassa temperatura o quella colorata a base di verdure (zucca o barbabietola) e legumi (lenticchie gialle o rosse) – si presenta a SANA 2019 con soluzioni di packaging ecocompatibili (cavallotti in carta ecologica e sacchetti biodegradabili). Un trend che si ritrova nelle insalate in busta che, oltre a essere rigorosamente bio, sono confezionate in modo compostabile e plastic free. In ottica green, spicca sicuramente l’olio spray che, in un solo gesto, riduce gli sprechi e i consumi di grassi. Non mancano le proposte dei sempre più richiesti stracchini, mozzarelle e yogurt di origine vegetale. Ottimo per arricchire pietanze dolci e salate e perfetto conservante naturale per carni e insaccati l’estratto di fico d’India, particolarmente apprezzato in ambito cosmetico per le sue proprietà antiossidanti. Passa dal Food al Care&beauty – altro settore dinamico e in ascesa – anche l’aceto balsamico. Se in abbinamento all’aceto di mele viene proposto anche come bevanda digestiva e dissetante, a SANA il balsamico si ritrova protagonista persino nelle formulazioni di saponi, creme e latte per il corpo.
Nella foto: Alessandro Del Piero in visita al Sana di Bologna
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