“E’ ora che siano gli agricoltori a decidere come si investono i fondi europei destinati al settore”. Così Mario Guidi presidente nazionale di Confagricoltura, a Torino, davanti alla sede dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte, in mezo a migliaia di imprenditori agricoli arrivati da tutto il Piemonte per sollecitare una migliore e più efficace redistribuzione dei fondi assegnati dall’Unione Europea attraverso il Psr (Péiano di sviluppo rurale), complessivamente oltre un miliardo di euro. “La politica – ha aggiunto – non è in grado di capire cosa serve davvero all’agricoltura e alle imprese. Nel Psr sono appostate molte risorse in misure che gli agricoltori non vogliono”. Prima di Guidi avrevano preso la parola i presidenti delle sezioni provinciali di Confagricoltura del Piemonte, ed esponenti del mondo della politica: Mario Borghezio, l’exz parlamentare Sebastiano Fogliato e il consigleire regionale Massimo Berruti.
Applaudita la presidente di Novara e Verbano Cusio Ossola, Paola Battioli. Al termine della manifestazione, coordinata dal Ercole Zuccaro, una delegazione di Confagricoltura è stta ricevuta dall’assesore regionale Giorgio Ferrero, che all’inizio era sceso in mezzo agli agricoltori, incontrando i vertici regionali, con il presidente Coscia in testa. Ferrero: “Ho ribadito alla delegazione gli impegni già assunti in precedenti tavoli verdi e nell’ultimo comitato di sorveglianza per fare in modo che il Psr sia uno strumento il più possibile efficace per rilanciare l’agricoltura piemontese a partire dal sostegno ai giovani, agli investimenti e all’agroambiente. Sui giovani molto è già stato fatto con l’incremento del 30% del budget dei due bandi del 2016 che li riguardano e continueremo a fare con l’apertura di altri due bandi a inizio 2017. Rastrelleremo quante più risorse possibili da altre misure per rafforzare l’intervento su questi tre settori. Ma per onestà occorre dire che le risorse, pur importanti, non sono illimitate. Cercheremo comunque di soddisfare al massimo le richieste che ci vengono dal mondo agricolo, come stiamo già facendo e come emerge dal confronto con i precedenti Psr, sia in termini di risorse impegnate che di domande accettate. Entro il 2016 saranno impegnate risorse per oltre il 50% dell’intero Psr (1,09 miliardi), mentre sono in corso di pagamento 20 milioni a oltre 6 mila aziende piemontesi per l’anticipo sui bandi della lotta integrata. Nel 2016 solo nei bandi sugli investimenti e i giovani sono state impegnate risorse per 143 milioni di euro, finanziando 2349 domande, un numero davvero significativo. Nell’insediamento giovani le domande accettate sono circa il 70%. Anche i confronti con il passato sono a favore del Psr in atto. Nel vecchio Psr furono finanziate il 42,35% delle domande sugli investimenti delle aziende agricole, nel nuovo il primo bando ha visto soddisfatte il 55,37% delle domande. Purtroppo le risorse non sono inesauribili”, ha concluso Ferrero.
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