Federica Mogherini è chiamata in causa da Confagricoltura sul problema dei dazi e delle concessioni tariffarie che stanno mettendo in grave difficoltà soprattutto i risicoltori italiani. In una nota, inviata direttamente all’Alto Rappresentante dell’Unione Europea per gli Affari Esteri e vicepresidente della Commissione, Confagricoltura sottolinea «che occorre svolgere più accurate analisi dell’impatto determinato dalle concessioni commerciali sul mercato interno». In altre parole: l’appello e l’invito è rivolto alla Mogherini affinchè vigili maggiormente sulle importazioni agevolate. «Quella che era la Fortezza Europa, con i suoi strumenti di difesa, ovvero i prelievi prima e i dazi, per combattere sul mercato mondiale dei prodotti agricoli ed agroalimentari, è lentamente venuta meno. Tutto questo a seguito degli accordi Gatt e Wto all’insegna della regola ‘’io tolgo le mie barriere e voi togliete le vostre’’, e degli accordi bilaterali con i Paesi esportatori». Così Confagricoltura, che stigmatizza l’impatto negativo specie quando si determinano condizioni di distorsioni di concorrenza a sua volta seguito da una mancanza di piena reciprocità delle regole. Al riguardo la nota ricorda il recente accordo Ue-Marocco, «ma l’esempio – sottolinea – può essere valido anche per le importazioni di riso a basso prezzo dai Paesi asiatici (Cambogia e Myanmar) che stanno schiacciando i nostri risicoltori in virtù delle tariffe preferenziali e dei dazi agevolati o a zero, e dei prossimi accordi bilaterali specie con gli Usa». Infine un sollecito all’Unione «a discutere le regole della reciprocità, ovvero se sono davvero comparabili le regole di produzione e gli standard dei prodotti importati, rispetto ai maggiori requisiti richiesti per i prodotti europei».
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