Un progetto pilota, il primo in Piemonte, per contrastare la carenza idrica in agricoltura e utilizzarla anche per altri usi. E’ una maxi-vasca d’accumulo con una capacità di stoccaggio di oltre 800 mila metri cubi di acqua, che sarà realizzata nel territorio tra Cerano e Trecate. Il progetto nasce dalla collaborazione fra il gruppp di lavoro Assoreca e Est Sesia, il maggior consorzio irriguo italiano, con sede a Novara. Ha il patrocinio della Regione Piemonte e dovrebbe essere il modello replicabile nel resto d’Italia, per far fronte alle sfide della crisi climatica in atto.
“Il 2022 ci ha insegnato che la risorsa idrica non può più essere data per scontata – sottolinea Andrea Girondini, vicedirettore area tecnica di Est Sesia – ma deve essere gestita, adottando nuove strategie e tecnologie innovative. Dobbiamo imparare a utilizzare meglio ciò che abbiamo, sfruttando tutte le nostre conoscenze e facendo sistema con chi ha competenze”.
In questo contesto è stata individuata l’area di Trecate e Cerano, perché concentra in un territorio contenuto ogni tipo di esigenza rispetto al settore idrico: industriale, civile, agricolo e zootecnico. Il progetto pilota propone quattro diverse tipologie di intervento che mirano a ricaricare la falda, ottimizzare il ciclo del polo industriale, realizzare invasi e recuperare le acque di depurazione. Il “vascone” di contenimento sarà propedeutico alla realizzazione di altri invasi, impiegando tecnologie in grado di garantire la sostenibilità ambientale e assicuirare il recupero di oltre tre milioni di metri cubi di acqua. La zona individuata ha più di una opportunità, a cominciare dalla presenza di un depuratore nel territorio di Cerano, con la possibilità di utilzzare le acque reflue depurate da utilizzare in agricoltura.
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