Settima edizione del Censimento generale dell’Agricoltura. Una fotografia del settore agricolo d’Italia che parte il 7 gennaio e terminerà il 30 giugno. E’ l’ultimo a cadenza decennale, dopodiché – in linea con tutti gli altri Stati dell’Ue – diventerà permanente e sarà annuale. Sono chiamate a partecipare tutte le aziende agricole d’Italia (circa 1,7 milioni dieci anni fa).
L’Istat, che coordina questo censimento, ha messo in campo migliaia di rilevatori. A partire da metà gennaio, attraverso email, sms e chiamate telefoniche, tramite società incaricate le aziende agricole selezionate sulla base di un campione rappresentativo, saranno contattate per fissare appuntamenti e compilare questionari gratuiti. L’obiettivo è fornire un quadro informativo statistico sulla struttura del sistema agricolo e zootecnico a livello nazionale, regionale e locale. La partecipazione è un obbligo di legge, ma soprattutto un servizio utile al mondo agricolo e alla società, in quanto fornisce un quadro esaustivo necessario per programmare il futuro del settore primario in Italia e nell’Unione Europea. Mai come nel 2020, stante l’emergenza pandemica, il mondo agricolo si è rivelato indispensabile a tutta la società in quanto fonte di cibo assicurato anche nei momenti di lockdown. Una macchina che non ha mai smesso di girare, in molti casi si è reinventata in rete, con il “delivery” che dalla fattoria è arrivata sino alle tavole.
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