Un anno difficile per il mais a causa degli effetti causati dal cambiamento climatico. Per contrastare le conseguenze sono necessarie ricerca e innovazione. In questo senso sta operando Combi Mais, protocollo per la coltivazione del mais ideato da Mario Vigo e perfezionato in oltre un decennio di attività. Dai lunghi periodi di siccità del 2022 all’annata attuale con un record di piogge torrenziali – 1300 mm di acqua nei primi mesi del ’24 –il comparto agricolo del Nord Italia ha subito gravi danni.
Nonostante una stagione particolarmente difficoltosa, il protocollo di produzione ha ottenuto un risultato che evidenzia come Combi Mais abbia limitato: sono infatti state raggiunte le 14,8 tonnellate di granella di mais a ettaro, sano dal punto di vista delle micotossine e di ottima qualità. “Un risultato di grande valore- sottolinea una nota – soprattutto se confrontato con la media della produzione in Lombardia, che ha registrato fino ad un – 50% nella produzione rispetto lo scorso anno; Combi Mais solo il 15% in meno”.
Tutto ciò in un contesto geo-politico sempre più complesso, dove le importazioni di mais nel nostro Paese sono arrivate a toccare il 60%. Commenta Mario Vigo, presidente di Innovagri, ideatore di Combi Mais: “Al centro del progetto portato avanti da Combi Mais negli ultimi dieci anni vi sono Ricerca e Innovazione, ovvero la chiave per permettere di dare una risposta positiva alla reale sopravvivenza del sistema agricolo e della produzione. Ancora di più oggi, in questo periodo difficile caratterizzato da grandi cambiamenti ambientali, Combi Mais ha tutti gli strumenti per rispondere in modo efficace alle sfide imposte dai fenomeni climatici estremi”.
Partner del progetto sono NETAFIM, leader mondiale nello sviluppo, produzione e commercializzazione di soluzioni per l’irrigazione a goccia e la micro-irrigazione; UNIMER, leader italiano nella produzione di fertilizzanti solidi a valenza ambientale, per la nutrizione organo-minerale e il miglioramento del suolo; CIFO, azienda storica, specializzata nella nutrizione localizzata alla semina, fertirrigazione e biostimolazione fogliare; BAYER CROPSCIENCE, a supporto sia della protezione delle piante che della genetica con il marchio Dekalb, per la selezione dei migliori ibridi e infine attraverso la piattaforma digitale FieldView per il supporto all’agricoltura di precisione; AGRISERV, società di Contoterzisti specializzati nell’agricoltura di precisione e gestione dei dati; VH Italia, compagnia assicurativa monoramo europea specializzata nel settore dei rischi agricoli; e Ri.Vi., specializzata nell’assistenza di macchine e attrezzature agricole di ultima generazione. Il coordinamento agronomico è affidato a Leonardo Bertolani; tutti gli step delle attività, alla regia del Dipartimento di Agronomia dell’Università di Torino, guidato dal professor Amedeo Reyneri.
Tra i vantaggi del progetto: risparmio idrico con soluzioni di ultima generazione per l’irrigazione a goccia e la micro-irrigazione consentono un affidabile calcolo dell’efficienza idrica, con un risparmio di oltre il 30%
Prodotti innovativi: l’utilizzo di fertilizzanti innovativi per la tutela biofisica del suolo e di concimi organo-minerali, ad elevato contenuto di carbonio organico umificato, rappresenta una eccellente combinazione nutrizionale rispetto alla concimazione minerale standard. I
Qualità nutrizionale: Il protocollo è finalizzato ad ottenere una granella che assicura un prodotto finale più salubre ed esente da micotossine.
Precision farming: Combi Mais è un protocollo che ha raggiunto un elevato livello in materia di digitalizzazione dei processi agricoli, grazie al quale viene ridotto l’uso di fertilizzanti chimici ottimizzandone l’applicazione e l’impronta carbonica (LCA) del ciclo produttivo. Sono state messe a punto tecniche di agricoltura a bassissimo impatto ambientale, che consentono una migliore gestione del territorio e del paesaggio. Inoltre, una semina ad altissima precisione è garantita da piattaforme digitali e attrezzature agricole di ultima generazione, in grado anche di proteggere api e insetti durante le fasi di lavorazione, per preservare la biodiversità.
Profittabilità: possibile grazie alla diminuzione delle spese di lavorazioni, diserbi e gestione fitosanitaria, all’ottimizzazione delle unità fertilizzanti distribuite, oltre che all’efficiente monitoraggio tramite sensoristica dei consumi idrici ed energetici, controllabili da smartphone.
Nella foto: da sin. Alessandro Beduschi, assessore all’agricoltura della Regione Lombardia, Franco Lucente assessore regionale a trasporti e mobilità, Mrio Vigo ideatore del protocollo Combi Mais.
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