Ettore Prandini, 51 anni, è stato confermato presidente nazionale di Coldiretti. Ad eleggerlo all’unanimità l’assemblea dei delegati giunti da tutte le regioni, in rappresentanza di oltre 1,5 milioni di soci, riunita a Palazzo Rospigliosi a Roma. Coldiretti Piemonte era presente con il presidente, Cristina Brizzolari, il delegato confederale, Bruno Rivarossa e tutti i presidenti ed i direttori delle federazioni provinciali.
Nominata anche la nuova Giunta Confederale in cui entra il presidente di Coldiretti Piemonte, Cristina Brizzolari. Sarà, quindi, così composta: tre vicepresidenti Nicola Bertinelli, David Granieri e Gennarino Masiello oltre a Franco Aceto, Gianluca Barbacovi, Dominga Cotarella e Francesco Ferreri.
Laureato in giurisprudenza, Prandini, tre figli, è titolare di un’azienda di bovini da latte e gestisce un’impresa vitivinicola con produzione di Lugana. Ha guidato la Coldiretti Brescia e la Coldiretti Lombardia. Ricopre anche le cariche di presidente nazionale di Uecoop, della Fondazione Campagna Amica e dell’Osservatorio sulla criminalità nell’Agricoltura e sul sistema agroalimentare.
“E’ un onore entrare nella Giunta Confederale e contribuire ad un intenso lavoro di squadra per sostenere la competitività delle imprese agricole, per garantire la sovranità alimentare del Paese e ridurre la dipendenza dall’estero, promuovendo filiere produttive 100% Made in Italy con l’innovazione e la sostenibilità economica ed ambientale – commenta Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte -. L’obiettivo fissato è ambizioso ed è l’impegno a raggiungere 100 miliardi di valore dell’export agroalimentare anche con la spinta della candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’Unesco e la lotta al falso Made in Italy sulle tavole mondiali. Siamo convinti sia necessario investire sulla logistica in termini infrastrutturali sui trasporti via terra, via mare e via aerea creando interconnessioni fra i vari hub che permettano di accorciare tempi di consegna e tagliare costi inutili. Va sostenuto il Made in Italy offrendo all’Ismea la possibilità di svolgere il ruolo di cassa depositi e prestiti anche per proteggere la filiera agroalimentare nazionale dallo shopping straniero. E’ importante lavorare anche sull’internazionalizzazione per sostenere le imprese che vogliono conquistare nuovi mercati e rafforzare quelli consolidati con il coinvolgimento delle ambasciate e valorizzando il ruolo strategico dell’Ice con il sostegno delle ambasciate”.
Nelle foto: Ettore Prandini e il gruppo dei presidenti e dei direttori del Piemonte
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