Città del Vino, concorso per il più bel manifesto

Città del Vino, concorso per il più bel manifesto

manifestoTorna il concorso indetto ogni anno dall’Associazione Nazionale Città del Vino per trovare l’immagine che la rappresenterà nel poster ufficiale e nella grafica per l’anno 2016. L’ immagine che dovrà racchiudere l’essenza delle 500 Città del Vino italiane: tradizione e innovazione, storia, paesaggio, viticoltura di qualità e passione per la terra. Questo è ciò che significa essere una Città del Vino oggi. E’ anche quello che l’Associazione chiede ai partecipanti al concorso: racchiudere tutto ciò che di bello e di buono c’è nei territori e rappresentarlo in un manifesto.

La quota di partecipazione (ad esclusione delle scuole, che possono partecipare gratuitamente) è di 10 euro da pagare tramite bollettino postale intestato all’Associazione Nazionale Città del Vino sul conto corrente n. 10625531 specificando nella causale “Partecipazione al bando Manifesto Città del Vino 2016”.

Il  concorso per il Manifesto 2016 fa dunque appello alla fantasia di artisti, designer o grafici, ed è dedicato a tutti coloro che vogliono mettersi a caccia dell’immagine che accompagnerà i territori a più alta vocazione vitivinicola d’Italia per un intero anno di eventi, iniziative, progetti ed incontri ufficiali, traducendo in modo originale e colorato lo spirito che anima le quasi 500 Città del Vino, tra piccole e grandi, che dal nord al sud dello stivale racchiudono i terroir dove nascono i grandi vini italiani. “Come da tradizione, le Città del Vino coinvolgono gli amanti dei grandi vini in prima persona – sottolinea il presidente Pietro Iadanza – affidando alla loro fantasia l’immagine-simbolo che le rappresenterà per tutto il 2016, nel rispetto dello spirito partecipativo e del contributo che tutti possono dare per diffondere la cultura del vino italiano”.

Il coordinatore regionale del Piemonte Stefano Vercelloni – vicesindaco di Sizzano aggiunge: “E’ un’opportunità anche per le scuole che a costo zero possono partecipare ed esprimere le loro – sensibilità – nei confronti dei territori vitivinicoli italiani”.

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