“Clausola di salvaguardia, etichettatura d’origine. Questi gli obiettivi e se non basterà porteremo a Bruxelles i sindaci del riso. Chiederemo a tutti gli amministratori dei Comuni di Piemonte e Lombardia, dove si coltiva il riso Made in Italy, di sottoscrivere un documento per un fronte unico”. Alberto Cirio, europarlamentare di Forza Italia, promette il suo appoggio alla battaglia che i risicoltori italiani stanno combattendo a difesa del settore e contro le importazioni a dazio zero dal Sudest asiatico. Cirio è intervenuto a un vertice organizzato a Novara dal consigliere regionale di Forza Italia, Diego Sozzani, nella sede dell’Est Sesia, dove hanno partecipato alcuni fra gli eponenti della risicoltura italiana, a cominciare dal presidente dell’Ente Nazionale Risi, Paolo Carrà. Con Sozzani il capogruppo di Fi in Regione Piemonte, Gilberto Pichetto, e il consigliere regionale della Lombardia, Vittorio Pesato.
Tutti d’accordo: il momento è grave, i prezzi non sono pià competitivi e non coprono i costi. Occorre un pressing su Bruxelles. Nel convegno, aperto dal direttore dell’Est Sesia, Roberto Isola, sono intervenuti tra gli altri Ottavio Mezza, presidente di Ovest Sesia, il sindaco di Recetto (Novara), Enrico Bertone; Paola Battioli presidente di Confagricoltura Novara e Vco; Manrico Brustia presidente interprovinciale di Cia. Giuseppe Ferraris, che guida a Bruxelles il gruppo di lavoro riso presso il Copa-Cogeca: “Il riso e qualche altra produzione agricola sono state sacrificate a interessi economicidi altri settori, senza preoccuparsi fdi assicurare condizioni di reciprocità, in maetria di sicurezza alimentare, condizioni di lavoro e di standard ambientali”.
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