Cina e Turchia terre promesse per il riso italiano. Ma intanto s’impenna l’import

Cina e Turchia terre promesse per il riso italiano. Ma intanto s’impenna l’import

Adesso è più che ufficiale. Dopo la firma del protocollo firmato a Pechino, ora l’amministrazione generale delle dogane cinesi ha pubblicato l’avviso sui “requisiti di ispezione e quarantena per il riso italiano importato”. In altre parole significa che il riso italiano che soddisfa i requisiti elencati potrà essere importato in Cina con effetto immediato.

In base al protocollo tra il Ministero delle Politriche Agricole e l’amministrazione delle dogane potrà essere esportato riso italiano confezionato, coltivato e trasformato in Italia. I requisiti richiesti riguardano la provenienza dalle aree non infettate da trogoderma granarium e dal prostephanus truncatus istituite dalle autorità italiane secondo gli standard della Convenzione internzionale per la protezione delle piante. Il prodotto non deve contenere terra, semi di piante infestanti, lolla di riso e residui vegetali e altre impurità. Deve essere sottoposto a fumigazione o ad altri trattamenti fitosanitari per garantire l’assenza di insetti vivi, in particolare di parassiti da magazzino. Fra i requisiti essenziali: ogni spedizione deve essere soggetta alla quarantena ufficiale italiana.

La Cina che ha aperto al riso da risotto italiano arriva in un momento particolare per i mercati e apre prospettive interessanti per i risicoltori italiani. Un altro sbocco è rappresentato dalla Turchia che ha aperto una gara d’acquisto di 27.500 tonnellate di riso lavorato, di cui 7.500 Baldo e similari, 10 mila di Ronaldo e similari, 10 mila di tondo. Tutte varietà coltivate in Italia.

Sul fronte opposto, quello delle importazioni, la Commissione europea ha evidenzioato che nel primo semestre di commercializzazione (settembre 2019-febbraio 2020) l’import nell’Unione Europea di riso lavorato in confezioni fra i 5 e 20 kg risulta in aumento di 100.268 tonnellate (+75%); anche quelle in confezioni inferiori sono in crescita (+ 16%). Ente Nazionale Risi sottolinea in una nota che al momento il totale delle importazioni di riso lavorato confezionato rapresenta il 78% del’import totale in UE di riso lavorato, mentre due campagne addietro era di appena il 40%. Per questo il Ministero delle Politiche Agricole ha chiesto alla Commissione europea di discutere della questione in occasione del Comitato di grstione che si terrà il 30 aprile per conoscere i dettagli per Paese d’origine e per Stato membro importatore e di sapere quali azioni la Commissione intenda assumere.riso in cina

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